SPECIALE 50° USEF
del Dr. Ignazio Saenz - Rosario, Argentina, conobbe l’esperienza dell’USEF nel mondo e non passò molto tempo che nacque la prima USEF in Argentina a Rosario Provincia di Santa Fé, terra di emigranti ma al centro dove vivono migliaia di siciliani. All’inizio del 1991 il presidente della “Casa Famiglia Siciliana” il Sig. Giuseppe Mario Santoro,
si recò nella citta di Montreal (Canada), dove incontra un connazionale siciliano presso l’Associazione Trinacria di quella città. E’ qui che prende conoscenza dell’esistenza dell’USEF con sede a Palermo (Italia) e del lavoro volontario in favore degli emigrati e delle loro famiglie. Di ritorno a Rosario, il Sig. Santoro riunisce il Consiglio Direttivo della Famiglia Siciliana ed a unanimità si decide di contattare l’USEF di Palermo, la quale invia informazioni di tutte le attività e le finalità dell’organizzazione. Messi a conoscenza degli ideali e degli obiettivi dell’USEF, si decide di inviare un delegato dell’associazione all’USEF di Palermo. La persona scelta fu il nostro caro Salvatore Ianneli che dopo una breve fase organizzativa, viene nominato primo presidente dell’USEF di Rosario. Nei primi di febbraio del 1992 viene in visita per la prima volta a Rosario il Segretario Generale , dell’USEF di Palermo Salvatore Augello accompagnato dai Signori Giuseppe Piccillo, Greco Filippo e Giacomo Firetto. Gli stessi si riuniscono nella sede della Famiglia Siciliana (che era pure sede dell’USEF) con i membri ed i soci delle altre istituzioni italiane. Come risultato di questa riunione, viene annunciato il nostro primo campeggio di adolescenti (18 ragazzi e due accompagnatori) nell’isola dei nostri antenati. Questa attività si realizza in base a quanto previsto dalla legge 55/80 della Regione Sicilia. Durante questa visita, si convalida la nuova Commissione Direttiva eletta come è possibile verificare che in quel momento l’USEF non aveva uno statuto per potersi iscrivere come associazione riconosciuta dalla seconda circoscrizione consolare, è all’inizio del 1993 che abbiamo acquisito lo statuto pieno di persone italo argentine cose sede centrale a Palermo (Sicilia). I componenti di questa prima Commissione Direttiva presieduta da Salvatore Iannelli sono stati tra gli altri: Bruno Basile, Lucia Gaetano, Alessandro Jacoponelli, Pietro Scimè, Santo Mangiagli, Giuseppe Amato, Graziella Alfieri, Adriana Parrino, Ignazio Saenz.
PERCHE’ L’USEF A ROSARIO IN ARGENTINA?
Perché gli Emigrati Siciliani popolarono questo luogo ed hanno contribuito a fondare le sue storie di povertà, di esodi e di nostalgia. Perché le radici dell’Isola cominciarono a tessere trame d’affetto e molti quartieri di questa città si sono trasformati nell’altra Sicilia. Perché hanno trasmesso ai loro discendenti che i limiti geografici erano immaginari ed il tempo passava, le lingue si sono intrecciate offrendo i propri costumi e la propria cultura. Per questo i discendenti sono tornati ancora ed ancora nella terra di Pirandello, attraverso i racconti dei loro nonni ed in un giro magico si lasciava prendere dai canti magici delle sirene. Ho avuto l’onore di essere parte della costruzione dell’USEF di Rosario e dell’Argentina, mi sono impegnato nelle lunghe notti di riunioni, del ricordo che sembrava ignorare il tempo e i racconti dei compagni che erano nati in Sicilia, loro trasmettevano gli odori confusi mescolati di zolfo e di ulivi. Per noi, gli italo-argentini l’Isola non era lontana, era sempre presente in ciascuna riunione, in ciascun pranzo, in ognuna discussione appassionata. Salvatore Iannelli era un catanese, ha quasi viaggiato con le valige di suo padre, il suo parare era tanto confuso quanto nitido, perché il suo castigliano si mescolava con parole italiane e dialettali. Ho detto era confuso e nitido perché quelli che abbiamo condiviso la sua passione, capivamo la sua mescolanza di lingue e più nel nostro caso, perché gli argentini siamo questi, una mescolanza di lingue e di culture. Io personalmente non posso smettere di pensare quando visitai per la prima volta Taormina e la riva del mare ionico popolato da stelle marine tutte rosse, tutte rosse, colore che attraversava le mie viscere e la mia storia, quella dei miei nonni siciliani, quella degli emigrati, quella del primo di maggio tinto di sangue. Gli emigrati in qualche modo sono stati esiliati dalla propria terra, dalla propria cultura ed abbiamo imparato che esilio, immigrazione e esclusione in alcuni momenti della storia dei soggetti e delle nazioni si congiungono. I nostri antenati e quando dico antenati penso non solo quelli di sangue siciliano e basco che attraversa il mio corpo, la mia storia, ma penso anche ai grandi esiliati di queste terre, agli aborigeni, a quelli chiamati indios, che sono stati cacciati e massacrati nel nome della civilizzazione. Torno a riprendere il filo, non posso smettere di pensarlo come autobiografia, perché credo che la sicilianità che mi attraversa per me è rappresentata nell’USEF, non potrò mai trasmetterlo in prima persona. Torno con la memoria, al mio primo incontro sulla cima di Castiglione, la terra dei miei antenati, dove il vulcano fumante che la mitologia riempì di dei, mi diceva inesorabilmente che ero in Sicilia, che ero tornato alle mie origini. La storia racconta che i greci fondarono Catania, anche se la mitologia dice che furono i ciclopi figli di Nettuno che la fondarono. A volte nella storia che è anche mitica, non possiamo precisare le origine, però per noi: argentini, brasiliani, uruguaiani, latino americani, non abbiamo bisogno della certezza fisica della storia, a noi bastano i racconti dei nostri nonni, dei nostri antenati, per capire il senso ella genetica, della storia che passa attraverso la nostra cultura. Sono migliaia i discendenti di siciliani che nacquero sulle rive si questo immenso fiume chiamato Paranà, Rosario è il nome della città, anche il mio bisnonno siciliano si chiamava Rosario Salvatore Purello. All’inizio di questo racconto, ho fatto riferimento ai carretti dei verdurari che tenevano bellissimi disegni pitturati da un pittore/artistya del quartiere, anni più tardi quando camminavo per alcune strade della Sicilia vedevo i disegni sui carretti siciliani e mi veniva davanti il ricordo di quegli anni. La mia città è una strada poliglotta perché in essa si mescolavano diverse lingue, dialetti ed il castigliano. Situazione di linguaggio e cultura che si ripercuoteva anche in seno alla mia famiglia. Che dire della Sicilia? È un’isola piena di favole di ricchezze archeologiche infinite, non si può pensare alla Sicilia senza pensare a Sassa, Verga, Pirandello che diceva: “sono nato in Sicilia e lì l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte anche vivendo lontano dall'aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso“. Questi versi del gran drammaturgo, danno senso al fastidio che sentiamo qua nell’altra Sicilia. Perché ci identifichiamo anche con Goetehe, il grande poeta tedesco quando conobbe la Sicilia e la descrisse in questo modo: “l’aria che profuma dolcemente, il vento caldo La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”.
CONVENZIONI, LETTERA DI INTENDI, DI FRATELLANZA
In questo periodo (1995/2005) si sono firmati convenzioni, lettere di intendi, di fratellanza, con diverse istituzioni governative: Governo della Provincia di Santa Fé, Amministrazione comunale di Rosario, Segreteria della Produzione, museo di arte decorativa Firma ed Odilo Estevez, Direzione Nazionale delle Migrazioni, Università Nazionale di Rosario, Istituto Superiore “Generale di nSan Martin”, Istituto Nazionale degli Indigeni. Organismi non governativi quali: Quartiere Azuarnaga, Associazione delle Biblioteche Popolari di Rosari; organizzazioni private quali: La Corporazione Sudamerica di Logistica, il Forum di Collegamento Tecnologico, etc. Con il Consolato Generale d’Italia e altre istituzioni, non solo realizzavamo attività particolari, ma anche realizzazione congiunta per alcuni eventi. Con la comunità italiana abbiamo tenuto legami politici, sociali, di lavoro con quelli con cui avevamo concordato mutuo rispetto e con quelli con i quali avevamo affinità ideologica.
POLITICA DI UNITA’
Per lottare per l’unità degli emigrati e delle loro famiglie, al di là del credo politico o religioso per garantire la difesa più efficace dei propri diritti come cittadini, abbiamo coltivato una politica di unità ne rispetto del dissenso con tutti i settori politici argentini ed italiani. Ai nostri congressi, Iniziative, Cene e Balli, partecipavano rappresentanti quali Governatori, Sindaci, deputati nazionali, provinciali, consiglieri di tutti i partiti politici argentini (peronisti, radicali, socialisti, fronte grande, Unione di centro democratico). Nel corso di questi anni, collaborarono con l’USEF, senza velleità egemoniche, i distinti partiti politici che potevano apportare qualcosa per la nostra collettività. Nel Comitato Direttivi dell’USEF di Rosario, ciascuno dei suoi membri, teneva la sua idea politica di partito sia argentino che italiano, nessuno era escluso, però tutti confluivamo in una posizione di centrosinistra.
ASSISTENZA SOCIALE
Assistenza sociale: Assistere gli emigrati e le loro famiglie o fornire loro assistenza sociale secondo le nostre possibilità o rappresentarli davanti i poteri pubblici. La politica di assistenza per gli indigenti siciliani ed i loro discendenti. Tutte queste attività furono centralizzate dall’USEF di Palermo. Indigenti siciliani: dall’anno 2001 si realizzo un lavoro assieme tra USEF e COES, associazioni radicate in Rosario, gli stessi hanno organizzato una iniziativa congiunta per sollecitare aiuti per gli indigenti siciliani (nativi e discendenti), detta iniziava contava anche sull’appoggio del Console d’Italia. Si presentò all’On. Benedetto Adragna allora Assessore Regionale del Lavoro della Previdenza Sociale della Formazione Professionale e dell’Emigrazione della regione Sicilia, un censimento realizzato nella collettività dove appariva con nitidezza la precaria situazione economica e sanitaria dei nostri connazionali siciliani. Questo elenco di persone bisognose fu presentato ne mese di gennaio del 2001mentre la crisi terminale dell’Argentina esplodeva nel mese di dicembre dello stesso anno. Convegno Siciliani all’estero e partecipazione democratica: l’USEF di Rosario presentò una proposta di aiuto al convegno tenutosi a Racalmuto nell’aprile 2002: “Analisi della crisi argentina e proposta per i meccanismi di cooperazione con la Sicilia” Fondo di emergenza Argentina: l’USEF ha curato la raccolta di domande per accedere al fondo d’emergenza Argentina il 29 gennaio del 2003 dalla Regione Sicilia Dipartimento Lavoro. “Oggetto: richiesta di sussidio ai sensi delkl’art. 113 L.R. 2/02, modificato dall’art. 17 della L.R. 9/02 e art. 45 della L.R. 23/02. Circolare n. 01 de 29 gennaio 2003. Ricerca sulla problematica dell’immigrazione e dei suoi discendenti (giovani, donne, e tera età) promuovere singolarmente o in collaborazione con università, organismi governativi e non governativi, iniziative di studi diversi: su temi sociali, di lavorativi ed educativi relativi al sewttore dell’immigrazione e dei loro discendenti, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dello Stato e dell’opinione pubblica sopra questa problematica e contribuire con la sua azione a dare una soluzione globale. Si è lavorato in forma congiunta con l’Università ed il Comune di Rosario, l’INCA sulle diverse problematiche lavorative, sociali e di genere. Convegno “le donne l’emigrazione: diritti umani, sociali e politici” Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Buenos Aires Argentina novembre 1997. Conferenza latinoamericana Abbiamo partecipato attivamente nella conferenza Latinoamericana sulla Immigrazione Italiana, globalizzazione, giovani, disoccupazione, formazione delle risorse umane, tenuta nella citta di Montevideo (Uruguay) 2005. Laboratorio di stimolazione della memoria – creatività – legami interpersonali per la terza età. Aprile 2004. COMITES: L’USEF di Rosario ha partecipato attivamente nelle varie commissioni del COMITES. Si è partiti dall’affermazione dell’importanza di avere in esso uno spazio per la politica sociale a beneficio della nostra collettività.
PROMOZIONE E GESTIONE DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA E SOCIALE L’USEF
gestì e utilizzò le entrate provenienti da sussidi, borse, contributi che lo Stato Gli Enti pubblici e privati, il comune, potevano apportare, principalmente per sviluppare attività di assistenza nel settore dell’economia, del lavoro, del sociale, della cultura, e ricreativo a favore degli immigrati e dfelle loro famiglie.
• Nell’anno 2002 su proposta dell’USEF di Palermo a Totò Cuffaro Presidente della Regione, e all’Assessore al Lavoro ed all’Emigrazione Dr. Raffaele Stancanelli (05.01.2002) 1. Fondo di rotazione a favore della piccola e media impresa; 2. Fondo di assistenza per i più bisognosi canalizzati attraverso i consolati e destinati ai più bisognosi.
• In occasione della visita dell’Assessore al Lavoro ed all’Emigrazione Dr. Raffaele Stancanelli si sono realizzate diverse riunione di lavoro su proposta dell’USEF di Rosario alle quali parteciparono il Sig. Console d’Italia, il Sindaco di Rosario ed il presidente dell’associazione. Febbraio 2003.
• Campagna di propaganda attraverso i mezzi di comunicazione, abbiamo convocato presso la nostra sede tutti i cittadini siciliani o nativi, per compilare la richiesta di sussidio (informazione e collaborazione per completare la documentazione) 18 febbraio 2003. Il sussidio venne accreditato a partire del 14 ottobre presso la banca CREDITCOOP a tutti i siciliani che erano iscritti.
DIRITTI CIVILI DEGLI ITALIANI CHE VIVONO FUORI DALL’ITALIA
Diritti civili degli italiani all’estero. Iniziativa politica (eleggere ed essere eletto) che diede origine alla conquista di nuovi diritti per tutti gli immigrati e i loro discendenti. Abbiamo richiesto a tutte le istituzioni legislative competenti iniziative ed accordi per una più completa tutela degli immigrati e delle loro famiglie.
• Partecipazione attiva nella promozione del voto all’estero, in maniera da omologare i diritti civili di tutti i cittadini italo argentini e latino americani che vivono fuori dall’Italia ed anche nella campagna politica per la elezione di deputati e senatori.
• Partecipazione nel comitato elettorale circoscrizionale. L’USEF di Rosario nominò due soci, cittadini italiani, maggiorenni residenti nella città di Rosario, come rappresentanti per essere inclusi nel comitato elettorale circoscrizionale. CULTURA Si è lavorato con le varie regioni italiane in particolare con la Sicilia (comuni e province) coordinando programmi di lavoro e iniziative politiche culturali con la classe media, promuovendo la cultura dell’italiano e della nostra millenaria cultura siciliana. Si è stimolato l’insegnamento della lingua italiana e del folklore della regione, promuovendo l’avvio di attività culturali degli immigrati e dei loro discendenti sia con la pubblicazione di periodici in lingua italiana o in spagnolo altri mezzi di comunicazione di massa.
• Nel 1999 (ottobre e novembre) abbiamo promosso la settimana della cultura siciliana (C’è Sicilia e Sicilia). La promozione di questo evento venne proposto dall’USEF di Rosario al Consolato d’Italia. Parteciparono all’organizzazione proposta dall’USEF. Il Console Generale d’Italia, L’Università nazionale di Rosario (facoltà di lettere ed umanistica), la FERESI Litoral, la scuola Edmondo De Amicis.
• Conferenza a distanza con lo scrittore siciliano Vincenzo Consolo in questa settimana si tennero diverse conferenze, alle quali parteciparono intellettuali e scrittori di Rosario.
• Teleconferenza tra docenti della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo (Sicilia) e omologhi della facoltà di Umanistica e Arte dell’Università Nazionale di Rosario (UNR)
• Gruppo di teatro “I Naviganti”
• Ciclo di film di autori siciliani (o con riferimento e tematiche siciliane)
• Spettacolo musicale intitolato “Sacci una canzuna” musiche e canti della Sicilia con il “Gruppo Polare Favarese” organizzato dall’USEF e dall’Istituto Italiano di Cultura. Settembre 2000.
• Laboratorio di teatro iniziazione musicale e plastica. L’USEF di Palermo e l’USEF di Rosario hanno firmato un accordo con il Museo Municipale di Arte Decorativa Estevez per corsi. Laboratori e visite guidate del museo. Accordo di patrocinio (già realizzato) per una mostra di arte siciliana, fotografie e ceramiche. Luglio 2002.
• Donazione: con la presenza di una delegazione dell’USEF di Palermo presieduta dal nostro Segretario Generale Salvatore Augello, si è proceduto alla donazione (da parte della delegazione) di ceramiche di Cartagirone al museo Estevez della città di Rosario. Gennaio 2004
• Realizzazione dell’opera di teatro “Le avventure di Enrico” con la direzione ed attori dell’USEF di Rosario. Organizzazione USEF di Rosario e Università Nazionale di Rosario (Facoltà di Umanistica e Lettere), segreteria della cultura della provincia di Santa Fé, direzione della Cultura del Municipio di Rosario, Centro Studi ”Felice Guattari” Gennaio 2004.
• Opera di teatro dopo di una positiva tournee in Italia, Francia, Germania, Belgio EEUU; il teatro stabile ella città di Catania (Sicilia) presentò per la prima volta in Argentina il dramma di Luigi Pirandello e Nino Martoglio, l’opera “A Vilanza” presso il teatro “La Commedia”. Aprile 2004.
• Ciclo di cenema italiano: ciclo di cinema italiano e siciliano per quattro giovedì di seguito. La stessa serie si è realizzata nell’auditorio dell’Istituto Superiore Generale di San martin, organizzato dallo stesso Istituto e dall’UEF. Ottobre 2004.
• Corsi di italiano: si sono realizzati due corsi annuali di italiano nella sede dell’Istituto Italiano Generale San Martin con il quale abbiamo firmato un accordo 2004/05.
• Precongresso internazionale della lingua spagnola. L’USEF partecipa al precongresso della lingua spagnola. Si sappia come referenza, che lo stesso è organizzato dalla Reale Accademia Spagnola in diversi Paesi di lingua spagnola. L’USEF è stata l’unica associazione della collettività italiana che partecipò al precongresso. Come USEF abbiamo organizzato non solo la conferenza, ma anche presso il Centro Culturale Bennardino Rivadavia, una mostra variforme della cultura siciliana a tutta la comunità. Questa attività fu patrocinata dal Consolato d’Italia in Rosario. Novembre 2004. Il titolo di questa iniziativa è: “lingua e diversità: la presenza dello spagnolo nella lingua siciliana” . Queste le attività con la quale l’USEF ha partecipato:
1. Conferenza tenuta dal Dr. Pasquale Hamel;
2. Mostra museologica dell’emigrazione;
3. Mostra fotografica sulla vita nelle miniere di zolfo siciliane;
4. Proiezione del video sulla Sicilia
EDUCAZIONE E FORMAZIONE
La proposta sviluppata è stata erogata alla collettività italiana con metodi attivi nel circuito della formazione nazionale approfittando delle potenzialità che oggi offre lo sviluppo telematico delle comunicazioni: teleconferenza, formazione a distanza etc. Si iniziarono convenzioni con l’Università Nazionale di Rosario, l’assessorato alla produzione del comune di Rosario, l’Istituto Italiano di Cultura. Questi furono gli obiettivi che ci siamo preposti. Alcuni li abbiamo concretizzati, altri sono rimasti per strada ed altri hanno preso il loro posto. Generare una massa critica attraverso la formazione (emigrati e loro discendenti) di un alto livello concettuale che genera professionisti di alta performance, capaci di dare risposte al complesso mondo che si avvicina.
• Creare una grande base di dati di tutta l’offerta di formazione lavorativa (universitario, delle imprese, di formazione e/o di ricerca) nei paesi dell’area.
• Offrire informazioni per la determinazione di strategie formazione e di lavori personalizzati per disoccupati, donne, disabili, tossicodipendenti, immigrati e lavoratori in generale.
• Scambi tra studenti laureti,
• Corsi universitari estivi,
• Gemellaggi di istituzioni scolastiche.
ALCUNE ATTIVITA’
- Programmi per emigrati italo argentini: “occupabilità cooperativismo formazione” enti coinvolti in collaborazione: Comune di Rosario, USEF, forum di consulenza e formazione. Giugno 2003.
• Gemellaggio tra scuola comprensiva di Rosario e la scuola degli aborigeni Toba.
• Istituto nazionale di affari indigeni. Progetto in collaborazione tra USEF e INAI. Si organizzò una riunione con la comunità aborigene Toba eWichis alla quale parteciparono il Direttore Giorgio Augusto Pereda, Salvatore Augello, Ignazio Saenz membro dell’USEF di Rosario, l’On. Luigi Vajola direttore del periodico “emigrazione siciliana”. Arredamento di un’aula scolastica: cattedra, banchi, cancelleria ecc.; dizionario bilingue per il mantenimento della lingua materna Toba Mocovi).
• Una ricerca sul catasto: rilevamento dei luoghi per predisporre un progetto di terra comuniktaria.
• Attività di formazione professionale ricolto alla comunità italiana. Il progetto venne organizzata dall’USEF di Palermo e dall’USEF di Rosario mentre il coordinamento accademico è stato curato dall’USEF di Rosario.
• Progetto di formazione lavorativa per italo argentini: corso di formazione per migranti residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Organizzazione: Unione Europea, Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale italiano. Partner: Comune di Rosario, Camera di Commercio Italiana di Rosario, Università Nazionale di Rosario. Coordinazione del comitato Scientifico Accademico dell’USEF di Rosario.
TURISMO SOCIALE E CAMPEGGIO
Gestione ed organizzazione del turismo sociale (visita in Sicilia) per emigrati e i loro discendenti pere mezzo del finanziamento della regione Sicilia, così come il turismo dell’Argentina verso l’Italia.
• Campeggio in Sicilia: viaggio dei giovani italo argentini che sono andati nella terra dei propri antenati incontrandosi presso la stessa con giovani discendenti di siciliani provenienti da diverse parti del mondo. Finanziato dalla regione Sicilia. 1992 / 1998 / 2002 / 2004
• Turismo sociale: per mezzo del governo della Regione Sicilia gruppi dell’USEF di Rosario hanno viaggiato in Sicilia a visitare la terra dove sono nati o la terra delle loro origini.
• Mini turismo: l’USEF di Rosario ha organizzato mini turismi all’interno dell’Argentina per i suoi associati
• Città di Puerto Gaboto: primo insediamento spagnolo all’epoca della conquista dell’America.
• Turismo rurale: gruppi di soci hanno visitato una masseria ubicata nelle campagne della provincia di Santa Fé dove hanno ascoltato canti folkloristici, mangiato piatti regionali, hanno praticato attività ludiche. Settembre 2000 / 2001 / 2002.
• L’avvenimento più importante fu il 16 marzo del 2000 la visita nella città di Rosario del Sig. Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azelio Ciampi.
• Abbiamo partecipato e ricevuti funzionari del governo argentino come il Ministro degli Esteri e del Culto del Governo Nazionale, deputati e senatori della nazione, e della provincia. Governatori, Sindaci e Consiglieri.
• Moltissimi funzionari della Regione Sicilia che hanno visitato l’Argentina e la nostra città su richiesta dell’USEF di Palermo tra i tanti: Dr. Salvatore Cuffaro Presidente della Regione Sicilia, Dr. Giuseppe Zarzana Segretrario della Commissione Sanità della Regione, Dr. Domenico Lazzano segretario dell’Assessore al Lavoro ed Emigrazione, l’On. Fabio Granata presidente della Commissione Ragionale Antimafia, l’On. Angelo Capodicasa componente ella Commissione Bilancio e della Commissione del regolamento, L’On. Francesco La Porta dell’USEF di Trapani, l’ex ufficiale partigiano Giovanni Negro membro dell’ANPI
• Sono rimasti in pendenza la proposta del
1. Progetto del museo dell’emigrazione
2. Progetto del centro culturale
3. Progetto del “riscatto della cultura a partire dalla trasmissione orale”
4. Progetto di formazione di formatori/assistenza per lo sviluppo economico nell’area del territorio di Rosario.
L’USEF di Rosario in collaborazione con l’Università Nazionale di Rosario, il Comune di Rosario, l’Assemblea per la Piccola e Media Impresa (APYMES) il Forum del Consulenti C&C e ALTEA s.r.l. abbiamo presentato il progetto, ma non abbiamo ricevuto alcun finanziamento. CONCLUSIONE Furono anni molto intensi di lavoro, di costruzione collettiva, di incontri e scontri, per questo così come inizio una memoria scritta e documentata per quelli che stavano o si iscrivono all’USEF. Oggi trascrivo parte di questa memoria per documentare cosa si può raggiungere lavorando in maniera collettiva, senza settarismi particolari in maniera unita con diversi settori della comunità e tenendo come Nord, come riferimento, l’aiuto, il benessere e la crescita della nostra collettività siciliana. In questo scritto lascio questa semplice e semplificata testimonianza perché tutti possano conoscere qualcosa della nostra storia in Rosario così da potere portare alcuni esempi della nostra costruzione come organizzazione, che è stato un cammino di accordo e disaccordo, successi e fallimenti, critiche e qualche autocritica, in definitiva come questo collettivo umano che è l’USEF pensava l’emigrazione. In prima persona so che mi sono sbagliato diverse volte, che sono andato più in là di dove dovevo, mi autocritico per molti fatti. Non siamo esenti della lotta per il potere, siamo cresciuti, l’USEF in questi anni era un ente prestigioso e riconosciuto. Ognuno dei nostri avversari possono spòiegarci quegli anni. Volevo scrivere sulla politica italiana verso gli italo argentini, ma non posso, posso solo abbozzare in stretta sintesi, questi anni da tanta attività culturali, assistenziali, sociali e politici che abbiamo avuto nella città. Solamente ho iniziato a balbuzziare come detto dal nostro segretario generale Salvatore Augello nel congresso del 30° anno dell’USEF… un primo timido intervento in un convegno tenuto a Stoccarda dal titolo “l’emigrazione come risorsa” nel settembre del 1994 e poi a Parigi (1996) EEUU (1997) Sidney (1998), Venezuela, Cile e Argentina (2000). “l’Emigrazione come Risorsa” credo che questa affermazione sia ancora in vigore. Perché voi, i Siciliani dell’Isola, conosciate l’opera di questi vecchi lavoratori che emigrarono in cerca di un mondo migliore, che erano maggioranza nella prima commissione direttiva dell’USEF di Rosario, perché i vostri figli conoscano l’altra Sicilia, come lo hanno fatto in tutti questi anni di campeggio e turismo sociale. Perché la nostra cultura si diffonda ancora di più per il mondo. Perché gli ideali di uguaglianza, solidarietà e equità, contrastino i fondamentalismi che oggi devastano il pianeta. Perché l’emigrazione sia risorsa per tutto questo. Che la nostra USEF che compie 50 anni, da significato a questa linea che tiene sentimento di memoria. Dobbiamo ricordare le nostre radici, pensare che il mondo esisteva prima della nostra esistenza, che ci sono stati altri, molti altri, che hanno lavorato in diversi modi per mantenere e sostenere la nostra sicilianità. Però non dovremmo rimanere legati solamente alla nostra cultura d’origine, ma dobbiamo potenziare le possibilità di scambi, nel commercio, negli accademici universitari, nella cultura, nel potenziale delle due Sicilie, che sono cento, come alcune volte parafrasando, Sicilia Newyorchese, Sicilia Australiana, Sicilia tedesca, Sicilia Argentina ecc. Oggi l’USEF in 50 anni, dimostra che nonostante i problemi politici, economici e sociali che si generano nel mondo, sempre come la fenice rinascerà per rialzare maestosamente nuovamente il suo volo. Sono passati molti anni, siamo cresciuti, alcuni abbiamo fatto esperienza, sappiamo che il potere è una parte costitutiva di ogni organizzazione e che porta solo divisione e disorganizzazione, che siamo umani, con debolezze e appetiti personali, che quando si antepongono all’organizzazione, portano solo divisioni e disorganizzazione. Quelli che siamo stati partecipi di questa storia, non dobbiamo avere paura di auto criticarci, perché è l’unica maniera di costruire e fare politica. Dobbiamo ripigliare una volta o l’altra lo slogan che si iniziò a Stoccarda, “l’migrazione come risorsa”, continuare a scommettere sui giovani italo argentini, uruguaiani, brasiliani, venezuelani che popolano l’America Latina. Si deve lavorare con i giovani che sono il futuro, unitariamente, senza settarismo. Senza egemonia di nessun partito politico, però con ideali chiari di centrosinistra, raccogliendo le storie dei vecchi siciliani per trasmetterle a loro, le nostre esperienze, i nostri successi ed errori. Per trasmettere la cultura delle nostre origini, che è la forma di conservare attraverso il tempo la nostra sicilianità. Per conclude, all’inizio del 1990 si impiantò un seme dell’USEF a Rosario, la quale si è espanda in altre organizzazione che oggi esistono in Argentina e in America Latina. I nostri emigrati siciliani portarono la nostra cultura millenaria, la loro arte, il loro spirito libertario, il loro desiderio di libertà e di uguaglianza. Portavano nelle loro bisacce l’aratro e la forgia. Pero mole, molte decadi dopo vennero a trovare l’America in cerca di lavoro, pace e futuro per i propri discendenti. Si sono avvolti tutti nelle loro bandiere, rossa, tricolore e cedleste e bianca. Per tutto questo mi sento orgoglioso di essere argentino, italiano, siciliano. Se i greci la battezzarono Trinacria, probabilmente per la sua forma triangolare e l’Argentina tiene pure la forma di un triangolo rovesciato debbo riconoscere prima di te, che la mia relazione con la Sicilia è quella di un triangolo amoroso. Dr. Ignazio Saenz Purello