SPECIALE 50° USEF
Quando ho pensato di fare qualche cosa per non fare passare in silenzio il 50° dell’USEF, per la verità non pensavo avremmo raggiunto il risultato che tutti noi abbiamo costruito pezzo dopo pezzo. Avremmo potuto raggiungere un risultato migliore?
Forse, se alcuni avessero deciso di dedicare un poco di tempo a questa nostra associazione. Sia chiaro che la mia non vuole essere una critica e meno che mai una inutile e sterile polemica. La mia è solo una semplice constatazione e basta, che inizia e finisce qui. Per altro, il 50° dell'USEF che finisce oggi, anche se resta aperto a chiunque volesse inviare una testimonianza, una ricorrenza densa di contributi, di riflessioni, di ricordi, che hanno tratteggiato in tutti i suoi aspetti questo mezzo secolo di attività. Ad oggi, abbiamo raccolto 37 testimonianze che si potranno sempre visionare sul sito dell’USEF aprendo il link “ATTI 50°” che si trova a sinistra sulla pagina web www.usef.it . 37 contributi che riportato alla memoria di chi legge, i vari aspetti delle nostre attività: dalle colonie ai campeggi, dei turismi sociali ai vari convegni, dalle attività culturali, alla vasta rete di alleanze che la nostra associazione ha saputo costruire grazie all’impegno dei nostri coordinatori e dei presidenti di c. ircolo che hanno saputo intrecciare ottimi rapporti con le istituzioni locali e con partiti e sindacati. Interessante e degno di attenzione l’impegno di quelle associazioni, che pur essendo cessati i contributi della regione, hanno continuato ad onorare gli appuntamenti annuali, facendosi carico delle spese necessarie. Mi riferiscom all'USEF di La Louviere e Sain t Nicolas ed all'Associazione Castronovo. Un esempio che ci indica una nuova strada da potere seguire. Importante in questa fase della nostra vita associativa, è il rapporto che stiamo cercando di stimolare tra i giovani con risultati incoraggianti. Oggi possiamo contare su un giovane coordinatore in Svizzera, abbiamo la speranza di tornare con l’USEF a Bruxelles dove abbiamo aperto il primo circolo che poi è finito. Un giovane è oggi alla guida dell’USEF di La Louviere, mentre in Argentina sta crescendo un interessante ed interessato gruppo di giovani che ha dato vita all’USEF GIOVANI. Oserei dire che stiamo iniziando, anche se con colpevole ritardo, a costruire il futuro della nostra associazione che ha ancora un importante ruolo da assolvere in mezzo alle comunità emigrate. Un ruolo di informazione, di supporto, di formazione, continuando il nuovo approccio con le politiche migratorie iniziato diversi anni fa, quando fummo la prima associazione ad intuire il ruolo che potevano e debbono giocare gli emigrati, che debbono essere messi in condizione di esprimere tutta la loro potenzialità, mentre l’associazione deve sapere fare fronte alle trasformazioni che sono avvenute e continuano ad avvenire nel mondo dell’emigrazione, dove sorgono esigenze nuove, che ci impongono di aggiornare la nostra analisi. Esigenze che ci evidenziano la necessità di cambiare metodi, di guardare al futuro cercando di conservare la memoria e l’esperienza acquisita, trasmettendola ai giovani che debbono farne tesoro per costruire il futuro di questa associazione: l’USEF, che dopo avere trascorso mezzo secolo di impegno e di attività ho la presunzione di dire che siamo pronti a guardare con fiducia al futuro, siamo pronti a passare la gloriosa bandiera dell’USEF ai giovani che sapranno portarla sempre più in alto a raggiungere nuovi ed importanti traguardi. VIVA L’USEF!!!! Salvatore Augello 31 dicembre 2020