(Salvatore Augello) - La ricorrenza dell’8 marzo “FESTA DELLA DONNA”, ci porta ad interrompere la regola che la domenica generalmente non pubblichiamo, per non dare l’impressione che non ci interessa la importante ricorrenza. Invece, non solo ci interessa, ma siamo con ed al fianco di tutte le donne che si sono battute e si battono per affermare la parità di diritti tra i sessi, per riconoscere il giusto ed importantissimo ruolo della donna nella società.

Per questo, ad esse, alla donna, a questo essere senza il quale il mondo non esisterebbe, va la solidarietà dell’USEF. Alle nostre numerose dirigenti, già molte, ma speriamo diventino moltissime, oltre al ringraziamento per il lavoro svolto, va il nostro augurio per la ricorrenza dell’8 MARZO, che non è e non può essere una cosa formale solo all’insegna della mimosa, ma un riconoscimento senza se e senza ma di un ruolo insostituibile che la donna si è guadagnato in tutti questi anni nella società.

 8 MARZO: CONTRASTARE LA VIOLENZA E PROMUOVERE IL LAVORO 

 ( di Vittoria Franco*) - Queste le priorità più sentite dalle donne italiane alla vigilia dell'Otto Marzo 2009. Su tutto ciò la maggioranza appare sconfortante. Contro la violenza di genere, infatti, si sta facendo poco e male. Per il lavoro femminile, invece, il governo non sta facendo proprio niente. Lo ha dichiarato la senatrice Vittoria Franco, responsabile del PD per le Pari Opporunità, nell'intervento (di cui riportiamo qui ampi stralci) che la sen. Franco ha tenuto a un recente convegno dell'Inca Cgil sul tema "Donne contro i razzismi e le discriminazioni".  In vista dell'8 marzo è giusto ricordare che le priorità per le donne italiane rimangono l'occupazione, il sostegno e il riconoscimento della maternità e il contrasto alla violenza di genere, questioni sulle quali c'è ancora molto da lavorare. Le donne italiane sono tra le meno occupate d'Europa e a parità di mansioni godono ancora di retribuzioni più basse rispetto ai colleghi uomini, fino al 30 per cento in meno. La cronica carenza di servizi, dagli asili nido alle strutture di sostegno per la cura degli anziani, rende particolarmente difficile per le lavoratrici conciliare gli impegni professionali e quelli familiari. A questo si aggiunge che tra i precari la maggioranza è di sesso femminile, e che dunque a perdere il lavoro saranno soprattutto donne. Anche per questo il Pd ha proposto l'assegno per chi perde il lavoro, per non lasciare tante donne senza alcuna tutela. Sul fronte dell'ampliamento e della tutela dell'occupazione femminile dobbiamo registrare che il governo non sta facendo niente. Noi abbiamo le nostre proposte: riduzione del costo del lavoro femminile, credito di imposta per il lavoro di cura, servizi di conciliazione e di condivisione, congedo paterno obbligatorio, riforma della legge sui congedi parentali. L'altra questione è la violenza di genere. Dall'Istat sappiamo che 7 milioni di donne hanno subito almeno un episodio di violenza fisica o psicologica e per combatterla servono risorse e un sostegno vero ai centri antiviolenza, perché è necessario fare prevenzione e non solo repressione. Questo 8 marzo va dedicato a queste grandi questioni che attanagliano l'universo femminile.

* Senatrice della Repubblica, responsabile Pari Opportunità del Pd.