-I partecipanti all’Incontro “CONOSCIAMOCI – per dialogare e costruire insieme un futuro di speranza”, organizzato da Sicilia Mondo a Catania nei giorni 24-25 e 276 aprile;

- ASCOLTATO con vivo apprezzamento il messaggio di amicizia e di dialogo che le diverse etnie di non comunitari hanno voluto esprimere con la presentazione di spettacoli culturali, nei costumi di origine

UDITE le relazioni, gli interventi alla Tavola Rotonda e la ricchezza di indicazioni e di proposte emerse dal dibattito;

- PRESO ATTO, con soddisfazione, delle forti motivazioni e del clima di comunione e di fratellanza che ha segnato l’intero percorso dell’Incontro;

- CONSIDERATA la eccezionale valenza umana e sociale di riscoperta e di significativa condivisione sulle risultanze dell’Incontro espresse in maniera spontanea ed inequivocabile, con una catena umana che i partecipanti tutti hanno voluto testimoniare, mani con le mani, come saluto di arrivederci e messaggio di fratellanza che guarda alla speranza;

 - CONSIDERATO, pertanto, che dall’Incontro di Catania possono cogliersi le linee-guida di fondo che indicano i comportamenti per la realizzazione dal basso di condizioni reali di relazioni, rapporti e comunicabilità ma anche proposte alle Istituzioni per interventi legislativi, organici ed operativi, in direzione di una società siciliana coesa, civile, pluralistica ed armoniosa;

- NELLA CONSAPEVOLEZZA che la diversità etnica costituisce ricchezza e strumento privilegiato di progresso politico-culturale e di sviluppo socio-economico;

 premesso quanto sopra, i partecipanti all’Incontro

- PROPONGONO al Governo regionale una legge sulla integrazione dei cittadini non comunitari, stabilizzati da tempo in Sicilia e divenuti parte integrante della società isolana per creare le condizioni di una convivenza civile che diventi integrazione e cultura dello “stare insieme”, basata sul principio di parità di diritti e di doveri, di accesso universalistico al sistema del Welfare, di scolarizzazione e di negazione di servizi separati per stranieri, fondato su:

- Costruzione del dialogo, rispetto delle differenze, valorizzazione delle diversità culturali , linguistiche e religiose, contrasto al razzismo e alla discriminazione;

- Promozione dell’informazione, della cultura italiana e delle culture di provenienza dei non comunitari, puntando ad una integrazione che garantisca pari diritti e pari opportunità;

- Incentivazione dell’associazionismo delle diverse etnie come soggetto attivo di proposta, di rappresentatività e di rapporti con le Istituzioni e gli enti locali, nei processi di integrazione;

- Istituzione di una Consulta regionale per la integrazione, composta da due rappresentanti di cittadini non comunitari per Provincia e da altrettanti rappresentanti di Associazioni ed organismi che operano nel territorio con il compito di elaborare programmi sulla integrazione, promuove l’informazione, realizzare centri interculturali, corsi formativi e mediatori interculturali, puntare sul rapporto con le Istituzioni e gli Enti locali promuovendo la partecipazione ed il coinvolgimento alla società civile attraverso un associazionismo di rappresentatività e di proposta. Una legge aperta alla partecipazione ed al coinvolgimento delle varie etnie per collegare le loro questioni ai programmi di crescita della società civile isolana ed ai processi di sviluppo dell’Isola come risorsa aggiuntiva.

- IMPEGNANO il Governo regionale a trasformare le indicazioni del Convegno in legge sulla integrazione per presentare, nell’imminente attivazione dell’area di libero scambio euro mediterraneo – crocevia di popoli, un provvedimento legislativo di grande civiltà sui diritti umani. Nella convinzione che solo collegando la mobilità umana al concetto di accoglienza e di solidarietà, la Sicilia potrà acquisire quella centralità e quel primato al quale aspira per la sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, piattaforma territoriale strategica e logistica di scambi e servizi.