A Bolognetta, Comune in Provincia di Palermo, che ha visto dimezzata la sua popolazione dalla emigrazione dopo la seconda guerra (1940-44), ha avuto luogo un Convegno organizzato dal sindaco Rino Greco sul tema “Raccontare la vita, raccontare la Migrazione”, per ricordare e rendere omaggio, nel centesimo della sua nascita, all’illustre concittadino Bordonaro,

cittadino emigrato-scrittore, autore del libro-diario “La spartenza”. Riscoprire la storia del proprio paese – ha affermato il Sindaco Rino Greco – è un onore ed un evento di spessore perché porta a conoscere le proprie radici e ad identificare il proprio passato per riuscire a capire meglio il presente e prospettare il futuro. “La spartenza” è stato primo classificato nel premio Pieve Santo Stefano (Settembre 1990), è stato recensito da critici letterari e da storici dell’emigrazione, diventando un testo fondamentale per gli studi sull’emigrazione ed esempio canonico di italiano regionale popolare, diventando fonte di ispirazione per registi teatrali e cinematografici. I relatori del Convegno hanno ripercorso le ragioni del fenomeno migratorio del Novecento che ha coinvolto milioni di italiani provenienti dal Sud del mondo fino ai nostri giorni, con riflessioni sulle motivazioni che hanno determinato l’esodo anche alla luce di uno spaccato di vita vissuto e descritto dal Bordonaro scrittore analfabeta. Al Convegno sono intervenuti: la prof.ssa Maria Muratore, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Bolognetta e presidente dell’omonima Università Popolare che ha presentato il programma dell’anno accademico 2009/2010, il prof. Santo Lombino, storico e coordinatore di tutte le attività organizzate a favore di Tommaso Bordonaro del quale ne ha stigmatizzato la figura e l’opera; il prof. Marcello Saija dell’Università di Messina che ha affrontato il tema “I caratteri dell’emigrazione italiana”, i proff. dell’Università di Palermo Marco Pirrone che ha parlato de”La Sicilia frontiera di migrazioni e bacino di nuove emigrazioni”, Mario Giacomarra che ha parlato di “Migrazioni e Identità”, Luisa Amenta ha parlato de “La spartenza” e “ Terramatta”, Franco Lo Piparo che ha illustrato la “questione della lingua in Sicilia”, Giovanni Ruffino che ha trattato de “La lingua di Bordonaro nella tradizione delle scritture popolari in Sicilia”, Giuseppe Saja che è intervenuto su “Lettere dei deportati della terra” di Antonino Castelli. E poi, la studiosa di Letteratura moderna prof.ssa Salvatrice Chetta, ha trattato de “L’Emigrazione siciliana in Tunisia”, l’Avv. Domenica Azzia, storico presidente di “Sicilia Mondo” di Catania si è intrattenuto su “La funzione dell’Associazionismo nel mondo dell’emigrazione”, i proff. Rita Fresu e Ugo Vignuzzi dell’Università la Sapienza di Roma hanno parlato de “La Spartenza nella traduzione delle scritture popolari in Italia”, Sebastiano Martelli dell’Università di Salerno ha parlato “Sulle autobiografie nella letteratura di emigrazione”, Prof. Francesco Virga che ha illustrato “La poesia migrante” di Stefano Vilardo. Azzia ha ricordato di sentirsi a casa quando arriva a Bolognetta, avendo venti anni addietro partecipato e sostituito il presentatore ufficiale nella cerimonia di gemellaggio con Palma de Gandia (Valencia), di avere seguito Bolognetta in Spagna, sempre a Palma de Gandia, nel 1989 e a Garfield negli Stati Uniti. Raccontare la vita, raccontare la migrazione, ha detto Azzia, significa rileggere una pagina della nostra storia nazionale che vide milioni di italiani lasciare la propria terra alla ricerca di una vita migliore. Una rilettura che intendiamo ripercorrere attraverso la storia parallela dell’associazionismo, espressione viva nelle comunità di insediamento, nelle sue diverse fasi fino ai nostri giorni. Da strumento di prima difesa e socializzazione fino a diventare soggetto della società come strumento di rappresentanza, di mediazione culturale e di proposta. Spesso di supplenza rispetto al vuoto delle Istituzioni. Oggi punto di riferimento affidabile in una società carente di valori, nel ruolo di raccordo nel processo di rapporti interattivi, anche come risorsa nei confronti della società italiana e delle Istituzioni. In questo senso, questo Convegno acquista un valore di grande attualità. Dal Convegno esce un messaggio di recupero culturale, di valori e di storia ma anche una rinnovata sensibilità che deve coinvolgere la nostra società ed in particolare le nuove generazioni. Appassionato il discorso di chiusura del Sindaco Rino Greco che ha indicato la vicenda di Tommaso Bordonaro come insegnamento alle nuove generazioni perché ricordino i motivi-guida che hanno alimentato la speranza di chi ha lasciato la propria terra tenendola sempre nel cuore. Il Comune ha, quindi, deliberato la collocazione di una targa commemorativa nella casa di Tommaso Bordonaro