Da Palermo a La Louviere (Belgio), da Santiago del Cile a Londra, da Mendoza a Meyzieu (Francia), volendo citare solo alcune realtà dove si è celebrata la terza giornata dell’autonomia siciliana, l’USEF, mantenendo fede ad un impegno preso tre anni fa, ha anche quest’anno ricordato il 15 maggio. Una manifestazione che è venuta crescendo in questi tre anni, fino ad affermarsi presso le strutture periferiche

 che a vario titolo e con iniziative diverse, anche per quest’anno hanno voluto lanciare un messaggio forte non solo di sicilianità, ma della peculiarità storica della Sicilia, i cui figli sparsi per il mondo, non dimenticano certo la propria terra. Il ciclo di manifestazioni è partita da Palermo, dove il Consiglio Generale si è riunito presso la sede centrale e dopo aver ascoltato una breve introduzione del Segretario Generale, ha seguito con attenzione ed interesse, una relazione dello storico Pasquale Hamel, che ha ricordato la storia dell’Autonomia Siciliana legata allo statuto speciale. Una autonomia maltrattata, spesso misconosciuta dallo stato centrale, che progressivamente ha privato delle prerogative che lo statuto con legge costituzionale sancisce, anche dal punto di vista economico. Uno statuto che non è stato adeguatamente diffuso tra i siciliani, nelle scuole, tra le nuove generazioni, nella politica. Per ridare vigore a questa autonomia, l’USEF, ha voluto rilanciare la ricorrenza, che è diventata periodica, come è giusto, diffondendosi sempre più in tutte le avrie articolazioni dell’associazionismo legato all’USEF. Positiva è stata ritenuta la decisione di proclamare festa regionale quella dell’autononia, anche se nella confusione che si è generata, visto che essa è stata possibile applicarla solo alle scuole, ma relativamente agli studenti, perché il personale docente, le segreterie ed il personale ausiliario, diopendendo dallo stao non hanno avuto diritto alla festività Forse è il caso di inventarsi un metodo diverso per ricordare l’autonomia nche nelle scupole, magari dando la direttiva di realizzare iniziative ed attività che ricordino l’autonomia a prescindere dalla giornata di vacanza. L’USEF ci sta provando da tre anni con risultati sempre migliori e nella riunione del Consiglio Generale, non si ci è limitati solo a ricordare l’importante ricorrenza, ma si è anche voluto fare un passo avanti, prevedendo per l’anno prossimo due iniziative centralizzate oltre a quelle periferiche. Una delle due iniziative centralizzate è prevista in Sicilia, con il coinvolgimento di Enti locali e delle associazioni provinciali dell’’USEF, mentre una seconda iniziativa è prevista centralizzata in Europa, da dove si vuole fare partire il nuovo metodo di ricordare e celebrare l’Autonomia Siciliana, cercando di trasferirne il ricordo ed il rispetto alle nuove generazioni ed al mondo delle associazioni in generale.