“Sicilia, Regione di Europa e del mondo†è stato il tema con il quale Sicilia Mondo e le Associazioni dei siciliani hanno celebrato in tutti i continenti la “Giornata del Siciliano nel mondoâ€, nella ricorrenza del 64° Anniversario dello Statuto della Regione Siciliana. L’iniziativa, lanciata da Sicilia Mondo nel 1997, ormai ovunque istituzionalizzata, è giunta alla 14° edizione.
A Catania, la manifestazione ha avuto luogo nella sede di Via Renato Imbriani 253, presente un folto numero di simpatizzanti e di giovani. Numerosi i giornalisti presenti, le TV e le interviste. Dopo l’introduzione del giornalista Filippo Galatà , Azzia ha riferito il saluto del Presidente della Regione Lombardo assente perché a Milano per motivi istituzionali, dell’Assessore alla Famiglia Lino Leanza, dell’Assessore al Turismo Nino Strano ed ha letto le comunicazioni pervenute da tutto il mondo dove era in corso o in programma la celebrazione della Giornata. Ha quindi ringraziato i presenti per il significato storico ma anche sacrale che Sicilia Mondo e tutti i siciliani debbono dare alla ricorrenza della promulgazione dello Statuto della Regione Siciliana. Siamo qui – ha detto Azzia, entrando subito sul tema della “Autonomia della Regione†- per un momento di riflessione sulle ragioni storiche e sulle concause che hanno impedito la sua piena applicazione statutaria, ancorché di rango Costituzionale. Ma, soprattutto, per dare, come Associazione, il meglio possibile come contributo di indicazioni pensando alle attese dei corregionali che vivono nelle varie parti del mondo e che seguono gli accadimenti dell’Isola con la Sicilia nel cuore. Diciamo subito che Sicilia Mondo guarda le loro questioni ed il loro rapporto non in termini moralistici o retorici ma in termini squisitamente politici, nel contesto di una questione siciliana, già di per se stessa complessa. Siamo qui, sognando una “grande Sicilia†che si muova con il coinvolgimento dei corregionali che vivono all’estero e di quanti bussano alle sue porte, con la capacità di collegare le loro questioni e le loro realtà con quelle territoriali dell’Isola, per diventare unica risorsa, con l’obiettivo di realizzare un unico progetto politico che faccia le riforme, imposti un sistema-Sicilia, proietti l’Isola in direzione dello sviluppo, nella consapevolezza di poter contare su una rete di 9-10 milioni di siciliani in tutte le parti del mondo con i quali internazionalizzare la Sicilia. Siamo convinti che la Sicilia debba trovare la strada del suo sviluppo nella applicazione delle prerogative assegnatale dallo Statuto, ritrovando le ragioni della sua forza nelle capacità e nell’impegno dei suoi uomini, nella sua storia e nell’incalcolabile ricchezza del suo patrimonio culturale, naturalistico e turistico. Questa è la sua vera forza. In questa direzione, La Sicilia deve darsi una politica di sviluppo tutta propria. L’area vitale della sua espansione è il Mediterraneo. Lo spazio segnato da Sarkozy per “L’Unione mediterranea†è una macro Regione geo-politica e geo-economica, la quarta del mondo. La Sicilia è al suo centro, porta d’Europa, piattaforma territoriale, geografica, logistica, di comunicazioni, di scambi, di servizi e di beni, centrale di intercultura. Può essere il suo momento magico ma deve ripartire senza ulteriori indugi, richiedendo con forza l’entrata in vigore dell’area euro mediterranea di libero scambio già per il 2010 ed ormai rinviata a data da destinarsi. Occorre una vigorosa politica assolutamente autonoma e liberatoria con i Paesi dell’area del Mediterraneo, dialogo fatto di accordi, relazioni, di rapporti economici, scambi culturali, joint ventures, iniziative interculturali. Restano fuori le competenze dello Stato in materia di politica estera. I grandi progetti camminano sulle idee semplici e sulla volontà di realizzarli. La storia ci insegna che gli spazi lasciati liberi vengono inesorabilmente occupati dagli altri. E’ fin troppo chiaro che la Sicilia non può sperare nell’attuale Governo a guida leghista nemico del Sud. Né su un ministro al Bilancio che toglie le risorse destinate al Sud e le porta al Nord. Impunemente. Senza che alcuno ne denunzi la distrazione delle destinazioni e le responsabilità . Ancora meno può contare sui partiti politici alla deriva di idee, di programmi e di una visione politica che guardi il bene comune. Sicilia Mondo ha sempre proposto al Governo la istituzione di un Assessorato Regionale alla intercultura ed ai rapporti economici con i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo proponendo sempre la valorizzazione dell’anniversario dello Statuto regionale come un grande evento mediatico da celebrare solennemente, coinvolgendo l’area del Mediterraneo. Siamo qui, ha ribadito Azzia, per confermare tutta la disponibilità di Sicilia Mondo per monitorare la rete-risorsa dei siciliani presenti nell’area del Mediterraneo. Rimasta fino ad oggi ingessata. Una risorsa dalle potenzialità incalcolabili. Dalla “Giornata del Siciliano nel mondo†vogliamo dire al Governo regionale ed alle forze politiche che la Sicilia ha tutti i numeri per diventare Regione di Europa e del mondo. Ma è indispensabile da parte del Governo puntare decisamente ad una forte politica autonoma della Sicilia per la sua internazionalizzazione. Diciamo pure che occorre più partecipazione e più affezione ai valori della identità siciliana ed al ruolo politico della Autonomia regionale. Certamente un recupero di orgoglio. Proprio quel sentimento che costituisce la forza dei siciliani che vivono nelle varie parti del mondo. E’ questo il messaggio che parte da questa Assemblea. Ritornando al tema dell’Autonomia e del Governo regionale, Azzia ha accennato al tormentone mediatico che in questi giorni ha coinvolto il Presidente della Regione e della sua famiglia. Consideriamo un atto di assoluta inciviltà questo modo di fare politica e condanniamo duramente ogni tipo di giornalismo-spazzatura, fondato sulle fughe di notizie senza riscontri. Le canee mediatiche sono sempre barbarie. Non giovano a nessuno. Ricorrere a questo tipo di lotta significa diventare nemico dei siciliani, della Sicilia e della Sua immagine. Con grande serenità , esprimiamo, quindi, la nostra solidarietà al Presidente Lombardo con l’augurio di uscire presto da questo tunnel infernale. Siamo assolutamente certi della sua correttezza. Sentiamo l’esigenza di essergli vicini come uomo e di esprimergli apprezzamento e condivisione per le scelte coraggiose del suo Governo in direzione delle riforme, del risanamento dei conti e dello sviluppo dell’Isola. E’ certamente un Governo di prospettiva e di speranza. Azzia ha quindi accennato alle attività che Sicilia Mondo ha in corso, incentrate sulla realizzazione di programmi a breve e medio termine, sulla diffusione della cultura siciliana nel mondo, sulla ricerca dei siciliani eccellenti tramite il Social Network www.siciliamondo.net, su una proposta presentata alla Regione per una legge sulla integrazione delle etnie non comunitarie, sui contenuti culturali della rivista, sul programma dei giovani. Avviandosi alla chiusura, Azzia ha ricordato che l’associazionismo di emigrazione, fondato sul volontariato, rappresenta un capitolo a sé stante rispetto alle altre forme di aggregazione sociale perché possiede una sua etica per le motivazioni umane e di solidarietà e per la capacità di cogliere eventi e sensibilità mediatiche che attraversano la società civile. In questa direzione, Azzia ha proposto alla Assemblea di inviare a Papa Benedetto XVI un affettuoso messaggio per testimoniare, anche a nome dei siciliani sparsi nelle varie parti del mondo, sentimenti di vicinanza filiale, di affetto e di rinnovata solidarietà , per i momenti difficili da Lui vissuti e per la guida illuminata nell’impegno di rinnovamento spirituale e morale per servire meglio la Chiesa. Interessante l’intervento del Sindaco di Militello Val Catania Antonino Lo Presti sulle prerogative conferite dallo Statuto speciale della Sicilia. La serata si è conclusa con una festa di colori e di sapori. Regista incomparabile il Vice Presidente Paolo Russitto.