Con l’estate, si susseguono le iniziative in direzione delle migrazioni e delle problematica ad esse connesse. Dopo altre iniziative, a cui l’USEF è stata invitata a partecipare, l’associazione dello SPI-CGIL AUSER, della provincia di Caltanissetta, ha tenuto nei giorni scorsi la propria festa provinciale, organizzata a Serradifalco.

L’iniziativa, a prevedere momenti di svago e di spettacolo, assieme a momenti di assaggi gastronomici, ha previsto degli interessanti momenti di dibattito, di confronto e di analisi. Tra questi momenti, ampio risalto ha avuto quello dedcato all’emigrazione ed all’immigrazione ed alle politiche di integrazione in Italia ed in Sicilia. Il dibattito, alla preenza di u pubblico attento, si è svolto all’aperto presso la villa comunale di Serradifalco, aperto da una introduzione di presentazione, tenuta dal presidente provinciale dell’associazione, Emanuele Scichilone, il quale ha spiegato il significato di quell’appuntamento provinciale giunto alla sua seconda edizione, che pe scelta è stato pensato itinerante e che quindi nei prossimi anni si muoverà nei vari comuni della provinci8a nissena. A seguire, Salvatore Pelonero ha voluto ribadire gli scopi dell’associazione che tra i suoi scopi statutari annovera anche quello di assistere con servizi adeguati gli immigrati, che nella zona per altro diventano sempre più numerosi. Ad entrare in argomento, è stato il Segretario Generale dell’USEF, cui è stata data la parola dopo Pelonero, che ha illustrato intanto la propria concezione di integrazione, che non può essere unilaterale, ma che deve coinvolgere le etnie presenti su un territorio. Per fare ciò, è necessario che l’immigrati diventi sempre più visibile ed esca dall’amorfo, per entrare in questa società con la sua cultura, i suoi valori umani e sociali, le sue abitudini e la propensione al risèrtto delle leggi locali e delle tradizioni e della cultura locale. In questo, non aiuta certo l’attuale legislazione nazionale italiana, capace di produrre obbrobri come i campi di raccolta della Libia, per altro finanziati dai soldi dei contribuenti italiani. Non aiuta la regione, che ancora non si è datata di una legge per integrare ed assistere gli immigrati. Un processo ancora molto lungo, che deve avvalersi dell’apporto fattivo degli enti locali, intanto e ddelle altre istituzioni che debbono mettere in atto politiche sociali accettabili che debbono confluire verso un adeguato processo di integrazione, che deve paedtire da una contaminazione culturale, in un processo di osmosi dove si cede e si piglia allo stesso tempo, con reciproco arricchimento. Ad intervenire nell’interessante dibattito, il Dr. Affronti della CARITAS di Palermo, l’Assessore ai servizi sociali del comune di Serradifalco, Burgarella, l’assessore ai servizi sociali della provincia regionale di Caltanissetta Gianluca Miccichè, che ha voluto ricordare quanto sta facendo la provincia per gli immigrati. A concludere i lavori, il Presidente Regionale dell’AUSEF Giuseppe Caruana, io quale dopo essersi complimentato per l’organizzazione ed avere ringraziato gli intervenuti, ha richiamato gli obiettivi dell’AUSER, che nasce per garantire una vecchiaia attiva agli anziani, ma anche per farsi carico di tematiche che oggi affliggono la società e tra queste, certamente trovano posto quelle relative alla legalità ed alle migrazioni. La manifestazione si è conclusa, con l’impegno di procedere alla prossima edizione l’anno prossimo, sulla scia di quelle fino ad ora realizzate.