Esperienza breve ma intensa, quella che quest’anno, utilizzando i fondi del bilancio 2009 hanno potuto vivere un gruppo di dieci ragazzi provenienti dal Canada. Breve perché le somme messe a disposizione dalla Regione per il 2009 erano da considerare quasi virtuali, rispetto a quanto si è potuto fare negli anni precedenti e fino a quando per queste importanti attività rivolte ai giovani ed a bambini,

la Regione spendeva mediamente 350 – 400.000,00 Euro. Intensa, perché dovendo realizzare in metà tempo quello che prima lo si realizzava in tre ed addirittura quattro settimane, ora si rende necessario concentrare il tutto nel tempo disponibile. Superato in breve tempo il naturale periodo di eccitazione dovuto alla novità, al piacere di trovarsi in un posto del tutto sconosciuto di cui magari hanno sentito parlare dai genitori, alla curiosità suscitata dall’avere tutta una esperienza davanti, i giovani si sono subito adattati alla realtà trovata nella struttura ospitale di Cda Durrueli a Porto Empedocle, dove sono state accolti come d’abitudine, con grande professionalità e cordialità. Un programma cn l’obiettivo di ricondurre i ragazzi alle proprie radici, in maniera piacevole, con metodi sperimentati nel tempo, che accanto al mare collocano incontri serali dove si prla della Sicilia, della sua storia, delle sue tradizioni. Oppure accanto alle visite ai siti archeologici più famosi: Agrigento e la sua famosa Valle dei templi, la casa di Pirandello, gli scavi di Eraclea Minoa, Palermo, Enna e Piazza Armerina, gli incintri istituzionali, la visita ai paesi di provenienza dei genitori. Un programma che affrontato in maniera gioiosa ed a volte anche ludica, si pone l’obiettivi di fare passare un messaggio culturale, senza stancare i destinatari, ma anzi interessandoli, coinvolgendoli, facendoli sentire parte integrante del programma che stanno sviluppando, del progetto di cui sono destinatari privilegiati. Quelle grida gioiose, le lunghe ed interessanti serate di gioco e di discussioni mirate, i canti, le musiche, gli scherzi goliardici, ormai sono affidati al passato. Con mestizia e con un pizzico di commozione e nostalgia, siamo arrivati al saluto finale, ai saluti di congedo con l’organizzazione e con la struttura, la simpatica festa di addio a base di dolci tipici siciliani e bevande. L’attenzione dei ragazzi ora è rivolta all’aereo che li porterà alle occupazioni abituali, a vivere ancora lo scorcio di vacanze che restano, ma inconsciamente non loro piccolo bagaglio culturale e di esperienze,si colloca quel breve periodo passato in Sicilia tra mare e città, tra giochi ed incontri, che con orgoglio fa loro dire: “ho conosciuto la mia terra d’origine”. Salvatore Augello