Una serata particolare è stata quella che ci ha regalato, Sabato 23 Novembre 2010, il pianista e compositore Julio Mazziotti, presso l’Auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo” di Crotone. Una sede, quello del Liceo, che è ormai diventata un punto di riferimento culturale artistico, per la città di Crotone e per quanti vogliono ascoltare, dal vero, le più importanti novità artistico musicale che vi sono nel panorama internazionale.

Il concerto di Sabato era presentato come “Concerto Jazz per Pianoforte” , organizzato dalla Società Beethoven ACAM di Crotone. Ci siamo però trovati di fronte ad una realtà artistica che non potevamo pensare così forte e volitiva allo stesso tempo. Julio Mazziotti si è rivelato un musicista completo, oltre che un virtuoso del pianoforte. Musicista completo poiché ha saputo dare alle sue composizioni (l’intero programma era formato da composizioni originali dello stesso musicista) una particolare raffinatezza ed un taglio particolare che vedeva percorrere l’intero panorama dagli esordi ai giorni nostri della storia del Jazz. Gli elementi fondamentali che costituiscono questa particolare forma artistica (musica popolare Occidentale, Spirituals, Polka, Quadriglie, Folklore negro, Americano ecc), era sottoposta dal pianista compositore Julio Mazziotti, ad una forma di revisione personale che li rendeva nobilitati ed arricchiti di infiniti elementi armonici che li rendeva particolarmente belli. L’intero programma che comprendeva: “Senales del Corazon” - “Alguna tarde de Abril” “Salvar un Tempo” - “Doce Campanadas” - “Agosto” - “Mujer del Mar” - “Sale la Estrella” - “Lejos del Mar” - “Indicios” - “Antologia de un Guerrero” ; a volte intimistico e a volte arricchito da virtuosismi pianistici molto intensi, era presentato con una capacità di comunicazione musicale non comune. L’improvvisazione era quasi un elemento secondario nello sviluppo dell’intera composizione che viveva già di una vita propria che era allo stesso tempo melodia e ritmo. La capacità, non comune, che l’artista ha evidenziato nel passare dalla forma dell’antico Jazz conosciuto come “New Orleans” a quello del classicismo puro, per poi ritornare al “Pittoresco” o “Commerciale” , caricatura del Jazz autentico, hanno dato alla serata un particolare carattere di grande musica. Una realtà quella della Beethoven, che ci permette di vivere come nelle grandi metropoli, appuntamenti artistici molto intensi, in una città lontana dai circuiti internazionali. La sala, gremita in ogni ordine di posti, ha saputo tributare all’artista, il giusto guiderdone alla sua notevolissima capacità di essere al tempo stesso esecutore e creatore di composizioni e melodie molto belle ed accattivanti. Una serie di bis ci ha proiettati verso il piacere, speriamo a breve di riascoltare l’artista. (Mariarosa Romano)