Chi di voi ha un parente in Francia? Si alzano parecchie mani dei ragazzi presenti nell’ampio salone. Chi ha un parente in Belgio o in Germania? Altre mani si alzano. Chi non ha nessun parente all’estero? Nemmeno una mano emerge da quella folla di bambini che attendono di capire che cosa sta succedendo.
Con queste domande il segretario generale dell’USEF Salvatore Augello, da inizio alle due conferenze lezioni sull’emigrazione, tenute alle classi quinte della scuola comprensiva “Cristo Re†di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, diretta dal Dr. Giuseppe Piccillo. A fare gli onori di casa, oltre al Dirigente Giuseppe Piccillo, l’Insegnante Cammarata, responsabile dell’iniziativa che va ascritta al progetto COMENIUS. Tutto comincia nel mese di novembre scorso, quando una scuola di Rosario attraverso il Centro Estudi Italo Argentino (CEIA-USEF) che opera in quella città , ha espresso il desiderio di avviare contatti e corrispondenza con una scuola siciliana, attraverso il metodo collaudato anche in passato, della valigia in andata e ritorno. Ad occuparsi di portare la “valigia†con dentro piccoli manufatti e lettere degli alunni della scuola di San Cataldo, lo stesso Segretario Generale, in occasione della missione USEF in America Latina per una serie di iniziative su Leonardo Sciascia e Borges. A Rosario, avviene l’incontro con la “Escuela n° 1322 Rosario de Santa Fè, dove la Direttrice D.ressa Alicia Cossentino, riceve la delegazione formata dal Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello e dal Presidente del CEIA-USEF Salvatore Finocchiaro. Dopo i convenevoli del caso, viene consegnata la “valigia†con tutto il suo prezioso contenuto e viene fatto un giro per la struttura scolastica, al fine di approfondire la conoscenza della stessa, dei metodi di insegnamento e delle materia didattiche programmate. L’incontro, tenuto anche conto che la scuola è alla vigilia delle vacanze estive, si conclude con reciproca soddisfazione delle due parti e con l’impegno a riportare indietro la “valigia†con il materiale che insegnanti e ragazzi avrebbero preparato per mandarlo ai loro sconosciuti colleghi nella lontana Sicilia. Il progetto prevede una organicità nel rapporto di “gemellaggioâ€, che passa attraverso uno scambio di corrispondenza tra i ragazzini delle due realtà , che scriveranno ognuno nella propria lingua, per potere così, intanto, apprendere ognuno la lingua dell’altro. A continuare, proseguiranno gli scambi di “valigia†in andata e ritrono, non è escluso uno scambio di visita tra il gruppo docente delle due scuole, per conoscersi meglio, per perfezionare il tutto e per dare, come già detto, organicità al progetto. La D.ressa Cossentino, a questo punto invita la delegazione a fare un giro della scuola, per cui gli ospiti, proseguono andando a visitare alcune aule, alcuni laboratori dove i ragazzini svolgono le loro attività come: danza, arte, teatro, manualità , cucito, agro conoscenza, attività motorie ed altro ancora. Interessante appare a prima vista, il fatto che i programmi didattici delle due scuole, hanno una notevole corrispondenza nella struttura e nel contenuto, così come perfetta similitudine hanno i due modelli di istituto, entrambi comprensivi ed entrambi incorporanti il cicli di istruzione che va dalla scuola materna alle scuole medie. Tutto questo, a nostro avviso, facilita il tipo di rapporto che si vuole instaurare, rendendolo più accessibile a tutti, perfettamente aderente a due realtà , che anche a distanza di quindicimila chilometri, hanno tra di loro tanta assonanza programmatica.(1 continua)
*nella foto la Dt.ressa Cassentino con gli oggetti arrivati dalla scuola siciliana