Il Coordinamento della Associazioni Regione dell’Emigrazione Siciliana, si è riunito il 6 ottobre scorso, per discutere dello stato di applicazione della legge 55/80 e per il rinnovo delle cariche. Il presidente uscente Salvatore Augello, ha illustrato le iniziative portate avanti, volte ad una corretta e completa applicazione della legge regionale 55/80 e successive modifiche.

Iniziative che purtroppo non hanno approdato a nulla di positivo, poiché si sono scontrate con una scarsa ricettività della parte interlocutrice. Infatti, la politica del bandi continua a rivelarsi dannosa non solo per le associazioni così dette storiche, che sarebbe il male minore, ma per l’emigrazione in genere, poiché o bandi hanno aperto ad una serie di sigle sconosciute, per lo più provenienti dalla formazione, che non hanno certo quel rapporto organico con i siciliani all’estero che la legge prevede. L’esperienza pregressa prevista nel bando, infatti non può essere attribuita solo in base al fatto che si va all’estero a fare una rappresentazione, ma andrebbe preso in esame, ad esempi, quali a quante attività si svolgono all’estero, che tipo di legame si ha con le comunità, quali servizi vengono offerti agli emigrati, non una volta all’anno ma dodici mesi su dodici. Fino ad ora, i bandi sono serviti a prestare il fianco a giornalisti poco informati o forse meglio superficiali, che amano generalizzare facendo di tutte le erbe un fascio e che l’anno scorso avevano definito le associazioni i “globetrotter della caponata” e quest’anno, facendo un passo avanti le definiscono i “globetrotter del folklore”. E’ inutile dire che suona offesa con quelle associazioni come quelle aderenti al CARSE, che da oltre 40 anni hanno lavorato in emigrazione, sviluppando contatti, offendo servizi, collegamenti, supporti culturali e morali ad una emigrazione, che malgrado tutto continua ad essere vista sbagliando, con un settore da assistere o peggio ancora con uno dei settori che rappresentano spreco. L’migrazione, vogliamo qui ribadirlo con forza, è un settore produttivo, una risorsa che andrebbe come tale attenzionata e nelle risorse si investe se si vuole che fruttino. In passato, queste associazioni hanno saputo fornire servizi come le colonie ed i capeggi per i ragazzini e gli adolescenti, che venivano così riavvicinati alle origine e che hanno nel tempo determinato un notevole ritorna, visto che sono tornati per conto proprio come turisti o per rivedere parenti i luoghi d’origine. Un impulso, questa legge, ha saputo fornire al turismo, attraverso le iniziative di turismo sociale rivolto agli anziani, che ha consentito a gente che non era mai venuta e che non era mai tornata, di rivedere la propria terra, pagando un contributo previsto dalla legge, consentendo nel contempo ad emigrati in America Latina ad esempio, di tornare in Sicilia, cosa che non si possono permettere in maniera diversa con i propri mezzi. Che dire dell’impulso dato all’edilizia, fini a quando è stato permesso agli emigrati di accedere ad una linea di credito agevolato, provvidenza sospesa ormai da diversi anni? O della consulta che non si riunisce da circa 20 anni ormai, della conferenza regionale dell’emigrazione che non si convoca da oltre quattro lustri, mentre da altrettanto tempo la Regione resta lontana dai tavoli dove si parla delle politiche dell’emigrazione? Le associazioni, nel corso del dibattito seguito alla introduzione del presidente uscente Salvatore Augello, hanno sottolineato tutte queste pecche nell’applicazione della legge, facendo giustamente notare che avere da qualche anno, come è stato fatto, riversato tutte le somme o quasi nelle attività culturali, alcune abbastanza discutibili, non è certo quello che il legislatore si prefissava quando è stata fatta la legge, che vale appena la pena ricordare, fin dal 1975 aveva intravisto nelle associazioni con determinati requisiti, lo strumento valido per gestire, rendere produttiva e, quel che più conta, farla sentire vicina alle comunità la stessa legge. In una prossima riunione, il CARSE ha deciso di stilare un calendario di attività atte a riportare l’attenzione della politica sulla complessa problematica dell’emigrazione e dell’immigrazione, considerando che la Sicilia è l’unica regione a non avere una legge per gli immigrati. Dovendo rinnovare gli organismi, i presenti, preso atto della proposta dell’Istituto Regionale Santi che ha proposto l’Avv. Azzia Presidente di Sicilia Mondo, del rifiuto della stesso per motivi di salute e della proposta di riconferma del presidente uscente, ha ad unanimità confermato nella carica di Presidente del Coordinamento Salvatore Augello Segretario Generale dell’USEF.