Arrivo a Cordoba quasi a mezzanotte, col vuolo piú economico di Aerolineas Argentinas, venerdí 28 ottobre del 2001. All’aeroporto mi aspettano due ragazzi affettuosi: Matías Piazza e Lucas Chapur. A Matías lo conosco da due anni , prima per email e dopo di presenza, a Palermo nel 2010. Lucas invece mi sembra conoscerlo pur essendo la prima volta che ci incontriamo ,

se non contiamo che pochi giorni prima ho notato la sua prsenza sul facebook, seguendo le attivitá USEF. Chissá questo sia uno degli aspetti positivi della tecnologia moderna. Conoscerci senza essersi mai visti (anche se a volte puó essere un aspetto negativo, d’accordo con chi sono le persone). La mia esperienza é altamente positiva, debbo dirlo. I ragazzi mi portano in macchina a fare un giro per la Cordoba che non vedo da piú di 10 anni, cresciuta, splendida e moderna, senza aver perso la sua identitá storica che sostengono tanti edifici dell’epoca coloniale e del Secolo XIX e la “Cañada”, il piccolo fiume che attraversa la cittá al suo antico centro e che come di solito offre le sue “leggende urbane” al turista credulo. Il faro- faro senza mare e senza scopo chiaro, ma romantico senza dubbio- é illuminato dopo molto tempo per la prima volta (nel mio onore, scherzano i ragazzi). La cittá di Cordoba é piena di vita dopo mezzanotte, come tante cittá argentine dove esiste una vita notturna molto attiva. Dopo girare e fermarci in alcuni posti estrategici della cittá, arriviamo all’albergo quasi alle due. La mattina seguente, verso le 10, mi riunisco con Lucas e Matías al bar dell’hotel dove facciamo colazione insieme e m’informano del loro progetto e della gente che condivide il progetto che non é altro che creare una USEF a Cordoba e lavorare per l’emigrazione con un criterio assolutamente giovanile, professionistico e moderno. Siamo giá alla terza generazione (di emigranti) con questi ragazzi. Loro vogliono conoscere la cultura, la lingua, il territorio italiano. Vogliono portare ed offrire questa cultura ai suoi connazzionali italoargentini e nello stesso tempo farsi conoscere e far conoscere quello che hanno, chi sono e come sono, agli italiani. Vogliono finalmente essere una risorsa ed approfittare questa situazione per ottenere , attraverso il loro lavoro, diverse possibilitá di approfondire i legami culturali, commerciali, proffessionisti, tra i due paesi. Mi raccontano degli altri ragazze e ragazzi che si sono avvicinati al progetto, tra i quali c’é Florencia Gomez, che conosco dal momento che é stata al Congresso di politica italo –latinoamericana che c’é stato a giugno a Mendoza.. Verso mezzogiorno arriva Salvatore Finocchiaro, presidente del CEIAUSEF di Rosario, caro amico e parte sostenitora di questo progetto, alla pare di mé e di Silvana Gomez, la presidente di Marcos Juarez(Famiglia Siciliana aderita all’USEF), che arriverá al pomeriggio. Ce ne andiamo tutti e quattro a pranzo a un ristorante italiano ,dove si mangia buona pizza. Verso le 15.30 ci riscontriamo con Carlos Waiss, presidente del Circolo PD di Cordoba in Piazza Italia e dopo fare alcune fotografie prendiamo un caffé al bar di un albergo vicino. Dopo l’interscambio di idee e di commenti sulle diverse attivitá, restiamo in cordiale comunicazione per il futuro e ce ne andiamo alla nostra missione: la fondazione di un circolo dell’USEF a Cordoba, attraverso una riunione che é stata convocata per le ore 17 al bar del Museo Caraffa, un posto bellissimo e classico della Cordoba intelettuale , dove da ora in poi, mentre non abbiano la propia sede, si riuniranno una volta al mese per stringere legami e per raccontare il risultato dei diversi lavori che affronteranno per raccogliere soci, adesioni ed amici che possano collaborare col progetto. Verso le 17.30 siamo presenti tutti i convocati. Si parla dell’USEF, della sua modalitá di lavoro, della rete latinoamericana e delle prioritá attuali. Ognuno degli assistenti, si presenta e spiega perché e come ha pensato di aderire. Si vede un gruppo rispettoso di ognuno di loro, un gruppo che potrá avere una vera coesione di squadra , ragazze e ragazzi intelligenti, affettuosi, disposti a faticare per organizzare l’istituzione . Tutti si esprimono e parlano della propria esperienza dentro la collettivitá, tutti si accordano a lavorare per l’USEF. Si sceglie il nome: “USEF Córdoba”, si sceglie la modalitá di commissione piú semplice e si fanno le proposte degli incarichi,che viene approvata all’unanimitá, con serena e lucida determinazione:

Presidente: Florencia Gomez

Secretario Gral: Matias Piazza

Tesorero: Mauro Sanguedolce

Vocal 1: Lucas Chapur

Vocal 2: Paula Barrios

Vocal 3: Miguel Sanchez

Revisora de Cuentas 1: Noelia La Russa

Revisora de Cuentas 2: Aldana Palmeri

E finalmente si scrive il verbale. Dopo la firma di tutti, viene il brindis, generosamente offerta da Matías Piazza una bottiglia di Chanpagne per salutarci e darci gli auguri di uno straordinario futuro per questa, l’USEF piú giovane del mondo. Poco dopo ognuno riprende la sua strada ed io me ne vado in albergo dove, accompagnata da Finocchiaro, facciamo una semplice cena e mentre lui parte in macchina per la vicina Rosario, io me ne vado a riposare perche domenica 30 ottobre alle 7 debbo essere all’aeroporto per partire per la lontana Mendoza( il vuolo economico). Cose della tecnologia moderna. Ho dormito a Cordoba ed ho fatto colazione a Mendoza, a casa mia, con un profondo sentimento di soddisfazione. Antonina Cascio.