Al Comitato per le questioni degli italiani all’estero l’audizione dei rappresentanti dell’Anfe Sono intervenuti ieri il vice presidente Matteo Iacovelli e il direttore nazionale Gaetano Calà ROMA – Il Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato prosegue la sua indagine conoscitiva sulle politiche relative ai connazionali residenti all’estero con l’audizione dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati (Anfe).
Ad introdurre il vice presidente dell’Anfe, Matteo Iacovelli, il direttore nazionale Gaetano Calà , accompagnati dal capo segreteria nazionale Elisabetta Briguglio, è stato Claudio Micheloni, che ha presieduto ieri l’audizione definendola “un’occasione per aprire una visuale sul mondo dell’associazionismo, che costituisce una realtà viva e vitale per le comunità degli italiani all’esteroâ€. “La dimensione familiare, in particolare, nel settore delle associazioni riveste un’importanza peculiare, sia nell’ottica dei ricongiungimenti all’estero, sia in quella, altrettanto importante, delle rimesse degli emigranti – ha ricordato Micheloni, ribadendo la differenza che intercorre tra le esperienze passate e quelle dell’emigrazione attuale. Un dato che rende oggi necessario interrogarsi sulla possibilità che “le tradizionali forme di rappresentanza e di aggregazione siano oggi ancora valide ovvero – ha aggiunto - se meritino di essere rivisteâ€. A ripercorrere la storia del’Anfe è stato il vice presidente Iacovelli, che ha segnalato come il sodalizio nacque con una duplice finalità : “assistere le famiglie degli emigranti rimaste in Italia, ma anche accompagnare i cittadini italiani all’estero nel difficile processo di inserimento nei nuovi contestiâ€. “Problematiche collaterali sono quelle dell’attività nei confronti degli Stati meta dei flussi migratori, - ha aggiunto Iacovelli, richiamando ad esempio il mantenimento della titolarità della cittadinanza italiana e la tematica della scolarità dei figli degli emigrati tanto in Italia quanto all'estero in caso di ricongiungimento. “Particolare attenzione è dedicata dall’Anfe alla diffusione della lingua e alle attività di formazione professionale – rileva il vice presidente, segnalando come la nuova sfida sia ora quella di “mantenere un collegamento con le nuove generazioni di italiani all'estero, perfettamente integrate negli Stati di residenzaâ€. Sulla iniziative realizzate e in corso di realizzazione si è soffermato l’intervento di Gaetano Calà , che ha ricordato come alla fine del 2010 vi sia stato un ricambio nella presidenza dell’associazione. “I temi attualmente considerati di prioritario interesse sono quelli del diritto di cittadinanza, del sistema di voto per i cittadini italiani all’estero e della legislazione regionale in materia di emigrazione e di immigrazione, in merito a cui si evidenzia l’esigenza di un quadro normativo di riferimento più uniforme – ha affermato il direttore. Tra gli elementi che ostacolano l’inclusione della nuove generazioni, egli ha ricordato “il rischio di un’eccessiva frammentazione del mondo associativoâ€, mentre ritiene indispensabile “sostenere il collegamento con i giovani con iniziative apposite, come il turismo sociale e l’organizzazione di occasioni di incontroâ€. “La crisi economica in atto ha portato all’emergere di nuove mete per l’emigrazione italiana: proprio la ricognizione delle destinazioni è una precondizione indispensabile per l’attività di assistenza – ha aggiunto Calà , richiamando l’importanza della conoscenza di lingua e sistema istituzionale e culturale del Paese di accoglienza quale “fattore essenziale per evitare fenomeni di esclusione e delinquenzaâ€. Tra le problematiche segnalate, quella del numero consistente di cittadini italiani che si trovano negli Stati Uniti in condizione di clandestinità “poiché la loro permanenza si è protratta oltre la scadenza del visto turisticoâ€. “Si tratta in gran parte – fa notare Calà - di cittadini dediti ad attività manuali, che meritano un’attenzione particolareâ€. Tra gli altri ambiti di interesse dell’Anfe, il direttore cita anche il recupero e la diffusione del patrimonio culturale italiano, mentre si dice certo della possibilità di operare con efficacia insieme al nuovo ministro degli Affari esteri, Giulio Terzi, “avendo quest’ultimo, quale ambasciatore, un’esperienza diretta del mondo dell’emigrazioneâ€. Sull’opportunità sopra richiamata di un riassetto complessivo del mondo delle associazioni di italiani all’estero concorda Maria Teresa Bertuzzi (Pd), che auspica la creazione di una “rete di collegamento tra i cittadini italiani all’estero e le principali associazioni che li includono e rappresentano†ed “un maggiore coordinamento tra le attività svolte dalle regioni e quelle a livello stataleâ€. Prospettata anche la possibilità di “un sistema di certificazione e di censimento degli enti associativi che potrebbe essere efficace nell’evitare una frammentazione di iniziativeâ€. Ascoltati a sua volta i rappresentanti intervenuti, Micheloni sottolinea positivamente la proiezione dell’Anfe “verso iniziative destinate alle nuove generazioni di italiani all’estero†e condivide il rilievo attribuito al voto all’estero. Sulle problematiche segnalate egli assicura l’attenzione del Comitato e dichiara conclusa l’audizione. (Inform)