(SA) - Si avvicina la data in cui la Regione Sicilia celebrerà il 66° anniversario della proclamazione dell’autonomia e la confusione nel palazzi del potere regna sovrana. Si è appena varato il bilancio e la finanziaria, ma restano tutte in piedi le incertezze sulla tenuta del governo e della legislatura che non si capisce se arriverà fino in fondo o si interromperà prima a causa del probabile rinvio a giudizio del presidente Lombardo.

In favore dei siciliani all’estero, nemmeno un cenno di riconoscimenti viene dalle autorità di governo e la stessa politica dell’emigrazione che un tempo era tra le migliori, oggi giace dimenticata, inapplicata, e, cosa ancora peggiore, non si intravvede nessun barlume di ripristino di una legge che in passato ha giocato un ruolo importante di rilancio del collegamento con le numerose comunità residenti all’estero. Ciò nonostante, dal momento che una delle missioni dell’USEF è quella di sviluppare la conoscenza della Sicilia in tutte le sue forme: cultura, storia, tradizioni, usi, costumi etc. non possiamo fare passare sotto silenzio una delle ricorrenze più importanti della nostra terra: l’anniversario della conquista dell’autonomia. Riteniamo infatti, che questo sia un appuntamento importante per tutti i siciliani ed è per questo, che qualche anno fa abbiamo voluto istituire le giornate dell’autonomia siciliana, dando il via ad una tradizione che ormai è arrivata alla sua quarta edizione. L’indicazione che abbiamo dato in passato e che rinnoviamo in questa occasione, considerato che il 15 maggio cade di martedì, è quella di usare il sabato 12 maggio o al massimo la domenica 13, per realizzare una manifestazione presso tutte le nostre strutture periferiche. Manifestazione che può essere un semplice incontro tra soci, per discutere dell’autonomia siciliana e del suo stato di attuazione, oppure una riflessione sulla politica siciliana in materia di emigrazione, oppure una conferenza che richiami l’autonomia dalle sue origini, da quando quello siciliano è stato uno dei più antichi parlamenti d’Europa. Queste sono solo alcune idee, alle quali si può aggiungere tutto que3llo che si vuole o che sembra più opportuno. Importante è raggiungere ancora una volta l’obiettivo che ci siamo prefissati e cioè, che l’USEF riesca a dare un messaggio forte, un segnale di attaccamento alla Sicilia ed alla sua specificità che èp senza dubbio l’autonomia, anche se per tanto tempo è rimasta bistrattata. Altro segnale forte che vogliamo dare, questa volta alla politica siciliana ed al Palazzo, è quello di battere un colpo, di fare sentire che i siciliani all’estero ci sono con i loro diritti oltre che con i loro doveri. Il diritto di essere pensati e previsti nei programma della Regione, di essere trattati per quello che sono: una risorsa, che stranamente viene tenuta inattiva per la incapacità della politica di capire di fronte a che cosa si trova. Una politica che scambia l’emigrazione e le comunità all’estero come una entità da assistere o peggio ancora come un peso, dopo averle lentamente trasformate in un canale attrave4rso il quale fare basso clientelismo, favorendo sigle ed associazioni che tutto fanno tranne che occuparsi di emigrati e di emigrazione. Dovere delle comunità all’estero, resta quello di tramandare storia, cultura e tradizioni alle nuove generazioni, di essere attivi nel rilancio dello sviluppo dell’Isola, di assicurare una continuità di collegamento con la terra d’origine, sviluppando la rete costruita in tutti questi anni stimolando e cercando di sollecitare la politica a fare il proprio dovere per mettere le comunità all’estero nelle condizioni di potere rispettare i loro doveri oltre che pretendere quelli che sono i propri diritti. Con questo spirito e con questi obiettivi prepariamo la quarta giornata dell’autonomia siciliana alla quale annettiamo grande valore simbolico, ma anche importante valore storico, sociale e politico, una quarta giornata alla quale le nostre strutture sparse per il mondo non mancheranno di dare il proprio contributo. Per parte nostra, per quella giornata dedicheremo una pagina speciale sul nostro sito all’evento, cercando di trattarlo da angolazioni diverse.