CASA D’ITALIA - Sabato 28 Aprile 2012. Console Generale, Cari Connazionali, Chers amis français, Come ogni anno puntualmente ci ritroviamo in questo luogo comunemente chiamato Casa degli Italiani per festeggiare la liberazione d’Italia di 67 anni fà. Luogo questo ricco di significato storico per l’emigrazione italiana nella Circonscrizione consolare di Lione.

Il 25 Aprile 1945 segna il culmine del risveglio della coscenza nazionale e civile italiana impegnata nella riscossa contro gli invasori e come momento di riscatto morale di una importante parte della popolazione italiana dopo il ventennio di dittatura fascista. Alla liberazione dell’italia dalla dittatura si potè arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico (dai comunisti ai militari monarchici, passando per i gruppi cattolici, socialisti ed azionisti), si chiamavano con un sole nome : Partigiani; combatterono al fianco di molti soldati provenienti da paesi diversi e lontani (dagli stati uniti all’australia, senza dimenticare Francesi e Inglesi), ma tutti accolti come alleati. Per molti di noi la Resistenza durante l’invasione nazista e la dittatura fascista, rappresenta un secondo risorgimento i cui protagonisti furono le masse popolari. Anche a lione, c’è stato un momento di riscatto morale che ci fa sentire oggi fieri e orgogliosi di essere italiani e lo dobbiamo a nostri connazionali, uomini di grande valore umano e patriottico che hanno combattuto nelle file della resistenza durante l’occupazione nazista per la liberazione della Francia. Con affetto gratitudine e commozione, voglio oggi ricordanne uno di questi : - Battista SAROGLIA nato a Torino il 3 settembre 1904 lascia clandestinamente l’Italia il 20 settembre 1929 perchè perseguitato dalla milizia fascista, lui stesso si definiva libertario attivista anarco sindacalista fu lui a comandare i 150 resistenti del “Bataillon Henri Barbusse durante i combattimenti che condussero alla liberazione di lione. Cito un articolo parso il 24 agosto 1986 nel giornale Lyon Matin, Nel territorio che sepera Pusignan da Villeurbanne c’è una forte colonna tedesca il battagglione Henri Barbusse comandato da B. SAROGLIA composto di 150 resistenti respinge gli attacchi ripetuti dei tedeschi e li costringe a ritirarsi, Il 2 settembre 1944 il battaglione Barbusse da Pusignan si dirige verso il comune di Decines e con gli alleati americani entrano e liberano la città di Villeurbanne Je cite pour les amis français un article paru le 24 août 1986 sur Lyon Matin. Entre Pusignan e Villeurbanne se trouve une forte colonne allemande, le Bataillon Henri Barbusse commandés par B. SAROGLIA formés de cent cinquante résistants, repousse les assauts répétés des allemands les obligeant a se replier sur le plateau bressan, le 2 septembre 1944 le bataillon Barbusse se dirige de pusignan vers Decines et avec l’avant –garde des troupes américaines entrent dans la ville et Villeurbanne est libéré. Battista SAROGLIA voglio ricordarlo perchè fu anche uno dei presidenti del Comitato Consolare di Coordinamento di Lione ( attuale COMITES) sempre a fianco dei lavoratori emigrati italiani nella difesa dei diritti fervido militante nell’associazionismo italiano come presidente dei Garibaldini di Lione. Riallacciandomi al trascorso 150° anniversario dell’Unità d’ Italia, concludo leggendo una sua lettera che mi invio’ dopo avere appreso la morte del garibaldino Pompeo COLAJANNI nato a Caltanissetta nel 1906 e liberatore di Torino il 25 aprile 1945. La lettera diceva: Caro Angelo, Con la grande tristezza di avere perso un coraggioso compagno simbolo storico di Unità e fratellanza nella lotta per la libertà: - GARIBALDI sbarco’ a Marsala e libero’ la Sicilia. - Un secolo dopo il Garibaldino Pompeo COLAJANNI detto il (Barbato) scese dai monti del piemonte e al comando di 3.000 garibaldini entro’ in Torino liberata - e lui veniva dalla Sicilia!!!!!! Questo suo pensiero sta a significare gli Alti Ideali da lui difesi durante la sua vita. Grazie per il vostro ascolto e vi do appuntamento per il prossimo 25 aprile. (Angelo Campanella - foto sopra)