SI PRESENTA IN COMMISSARIATO PER RESTITUIRE 900 EURO TROVATI PER STRADA
Rintracciato il proprietario e restituiti documenti e denaro. Una storia d'altri tempi successa nella realtà di oggi dove sembrano svaniti i veri valori della vita e l'alto dovere civico. Edmondo De Amicis ci avrebbe scritto un altro capitolo del suo libro “Cuore”. Il principe De Curtis, in arte Totò, forse avrebbe realizzato una “macchietta” per uno dei suoi film. Un ragazza orlandina, invece, ha pensato bene di osservare un dovere civico in barba a quanti sostengono che i valori non esistono più e, soprattutto, tra i giovani. Un gesto dovuto, sicuramente, ma quasi mai scontato. La notizia è stata diffusa solo oggi, una ragazza della Città paladina, di cui sono state rese note solo le iniziali, T. S., nella giornata di giovedì scorso, si è presentata al corpo di guardia del Commissariato di Capo d’Orlando, denunciando il ritrovamento di un bel malloppo. Agli agenti degli uffici di Piave, la giovane, si è presentata con in mano un libretto postale, una carta d’identità e la somma di 900 euro, trovati per strada, sul marciapiede. Così, dopo aver raccolto quel “tesoretto”, senza farsi minimamente prendere dalla tentazione, non ha esitato a rivolgersi alla Polizia e a chiedere ai poliziotti di rintracciare il legittimo proprietario perché gli fosse riconsegnato. E così è andata. Il proprietario dei titoli e del denaro, un pensionato di Capo d’Orlando, è stato rintracciato e, incredulo, ha avuto riconsegnato il suo legittimo “malloppo”. Per il pensionato una giornata molto fortunata, per la giovane ragazza, autrice del nobile gesto, la gratitudine di una società, quella di oggi, dove sembrano essere svaniti i veri valori della vita. (fonte: tempo stretto - Salvatore Famularo)
PRIMO SBARCO DELL'ANNO: GIUNTI 100 MIGRANTI, RESTERANNO SOLO I MINORI.
Operazioni di sbarco per 100 migranti dei 1000 recuperati ieri a largo della Libia dalla Guardia Costiera. Gli aduli andranno direttamente a Pozzallo, mentre i minori si fermeranno all'ex Ipab. Sono ancora in corso sulla banchina del Molo Colapesce le operazioni per il primo sbarco di migranti nella città di Messina del 2015. L'ultimo, infatti, risale al 26 Dicembre scorso, giorno di Santo Stefano. A sbarcare da una motovedetta della Guardia di Finanza questa volta sono un centinaio di persone, tra cui un numero non ancora precisato di minori, come non è ancora precisata l'esatta nazionalità dei migranti, per la maggior parte, comunque, sub sahariani. Allertata, come di protocollo, prefettura, questura, guardia costiera, azienda sanitaria e croce rossa, insieme al personale dell'ex Ipab Scandurra, nato come centro di accoglienza per 150 persone e aperto, su ordine prefettizio, ad inizio anno per trasferire gli oltre 100 minori rimasti a soggiornare nella tendopoli. I minori attesi tra le cento persone di oggi, infatti, saranno trasferiti all'ex Ipab nel quale risiedono attualmente già 120 minori. Tutti gli altri non si fermeranno a Messina, ma raggiungeranno il centro di Pozzallo. Al centro predisposto nei locali dell'ex Caserma a Bisconte, infatti, ieri 80 persone di nazionalità eritrea e somala si sono unite ad altrettanti migranti sub sahariani per un totale di 160 persone. Chiusa, invece, la tendopoli al PalaNebiolo, poiché giù "prenotata" da due giorni per 250 migranti giunti in Europa da uno sbarco a Lampedusa avvenuto 5 giorni fa e che arriveranno nella città dello Stretto, in attesa di essere trasferiti in altri centri del Nord, dopo essere passati da Trapani. I 100 migranti di oggi fanno parte dei circa 1000 recuperati ieri a largo della Libia da ben tre operazioni della Guardia Costiera, supportata dal pattugliatore della Marina Militare "Orione" e da diversi mercanti dirottati per coadiuvare le azioni di soccorso. Le mille persone erano suddivise in tre barconi, su uno dei quali è stato rinvenuto il cadavere di un uomo. L'ennesima vittima della tratta di esseri umani nel Mediterraneo e delle leggi che la fomentano. Oggi, la maggior parte dei migranti sarà smistata tra Augusta e Porto Empedocle, oltre al centinaio giunto a Messina. Nel frattempo, un ottantina di siriani sono sbarcati sulle coste del Salento in Puglia. (fonte: tempo stretto - Eelonora Corace)
LIPARI: RITROVATI OLTRE 20 REPERTI ARCHEOLOGICI NELLA CASA DI UN 60ENNE ISOLANO: DENUNCIA E SEQUESTRO
Il blitz è scattato questa mattina. I militari dell'Arma hanno ritrovato diverse anfore, vasi e frammenti risalenti all'età greco-romana-italia, con esattezza al III secolo. Per il proprietario della casa è scattata la denuncia. Aveva nascosto in casa oltre 20 reperti archeologici di grande valore, tra anfore, vasi o semplici frammenti di diversa provenienza e risalenti all’età greco-romana-italica del III secolo. E’ finito nei guai il proprietario della casa di Lipari, un 60enne dell’isola, dove stamattina è scattato il blitz dei carabinieri della stazione locale. L’accusa per lui è di ricettazione e detenzione illegale di reperti archeologici di grande valore storico. Quando i militari dell’Arma, guidati dal maresciallo Antonio Sottile, sono entrati nella sua casa, si sono trovati dinnanzi a questo piccolo “tesoro”. Tutti i reperti sono stati sequestrati, poiché il 60enne non possedeva alcuna certificazione rilasciata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. E’ molto probabile che le anfore e i vasi siano stati portati via dai relitti che si trovano sui fondali dell’arcipelago delle Eolie. Tutti i reperti, dopo esser stati catalogati e fotografati dal personale del Museo Archeologico di Lipari, sono stati sequestrati. Poi, verranno affidati proprio al Museo per l’esposizione. (fonte: tempo stretto)