Necessario sollecitare Lombardo ad essere l'assessore "messinese" in seno alla sua Giunta Lo sviluppo della città passa anche

 dalle risorse finanziare che Stato e Regione destineranno a Messina. Per questo il sindaco Giuseppe Buzzanca (nella foto) ha pianificato per venerdì 17, alle ore 10,00 un incontro con i deputati regionali del messinese. Nel corso di questo nuovo incontro, che segue quello di lunedì con la Deputazione nazionale, Buzzanca illustrerà una sua iniziativa legislativa per ribadire all'Assemblea regionale il problema della centralità di Messina, che con l'aiuto di tutte le rappresentanze politiche, delle forze imprenditoriali e sociali, intende recuperare il ruolo di città metropolitana, fornitrice di servizi, secondo una proiezione strategica che guarda a sé stessa, ma anche all'area metropolitana e all'intera provincia, all'area integrata dello Stretto ed al rapporto con Reggio e con l'intera Calabria meridionale. In prospettiva c'è il Mediterraneo e la scadenza del 2010 con l'istituzione dell'area di libero scambio, pensando al ruolo che l'intera Sicilia potrà svolgere nel nuovo scenario internazionale. Messina si troverà al centro di una rete di scambi e di flussi, che potrà sfruttare solo se avrà le infrastrutture e potrà offrire i servizi necessari. L'incontro con la Deputazione regionale potrà servire anche a sollecitare la presenza del presidente Raffaele Lombardo nella città dello Stretto, visto che lo stesso Lombardo aveva assicurato nella fase d'insediamento della Giunta regionale che sarebbe stato lui stesso "assessore di Messina". Un assessore piuttosto assente, come rilevato dall'Ordine del Giorno votato dal Consiglio comunale nella seduta dell'8 ottobre, con il quale si impegnava l’Amministrazione a chiedere al presidente della Regione siciliana di convocare una Giunta regionale a Messina, aperta alla Deputazione nazionale ed al Consiglio comunale. Nell'Ordine del Giorno veniva anche ricordato che il «CIPE ha decretato il 30 settembre scorso la "pubblica utilità" del Ponte sullo Stretto e che la Regione siciliana, a detta del suo presidente, è pronta a definire tutti gli adempimenti previsti dalla Legge obiettivo" per l'apertura dei cantieri; e che è improrogabile definire la priorità delle opere connesse al Ponte stesso e che la città di Messina non può restare più inerme di fronte alla disattenzione della Regione nei confronti della terza città metropolitana siciliana e, in particolare, dell'attuazione della legge regionale n. 10 del 1990 (fonte tempo stretto)