almeno per il momento, in merito alla vicenda della soppressione del Polo Oncologico di Papardo e dell'Ospedale Piemonte che, sulla base dell'ultimi piano di rientro della Sanità approvato dall'Assemblea Regionale Siciliana, rischiano di chiudere battenti, il primo senza che tra l'altro sia ancora stato inaugurato. Questa mattina a dire la loro, nell'ambito del Consiglio direttivo, il sindacato della Uil, riunitosi nella sala della Consulta della Camera di Commercio, che ha "varato" il piano di presentazione di una serie di iniziativa, previste per la prossima settimana, e che vedranno direttamente coinvolti i cittadini. Quello del ridimensionamento del settore sanitario è infatti una problematica che coinvolge in primis la cittadinanza, già abituata a fare i conti con l'operato di una sanità spesso poco presente sul territorio. A partire da martedì i sindacalisti della Uil saranno quindi presenti in piazza Cairoli con un gazebo per avviare una raccolta firme a tutela dei due presidi ospedalieri da inviare all’assessore regionale alla sanità . «A questa iniziativa – spiega il segretario generale della Uil Costantino Amato – aggiungiamo la richiesta di incontro urgente con le più alte cariche istituzionali cittadine, sindaco e presidente della provincia, e la convocazione di una conferenza dei servizi attraverso la quale si possa cercare una strada alternativa per limitare i danni provocati dal nuovo piano varato dal governo regionale». Pur essendo inevitabile, spiega Amato, una perdita di circa 150 posti letto, secondo il piano approvato dalla regione, che si cerchi almeno di limitare i danni trasformando l'ospedale di Viale Europa in un vero e proprio Polo di Emergenza. E per far questo il sindacato chiama a raccolta tutti i messinesi, «poichè la salute è un diritto di tutti» (fonte tempo stretto E.D.P.)