al convegno promosso da Confeserfidi a Taormina. "Condividiamo la proposta del presidente di Confeserfidi, Bartolo Mililli- ha aggiunto - tesa alla istituzione di un tavolo tecnico politico propedeutico a un accordo di programma-quadro per il credito in Sicilia. Le risorse finanziarie ci sono, e credo che la Regione debba attingere anche ai fondi Fas, per quanto è di sua competenza, per favorire l'accesso al credito delle imprese siciliane". Mililli ha sostenuto "l'assoluta esigenza di una maggiore liquidità alle nostre imprese, in un mercato più trasparente e in un contesto economico più virtuoso". Per il presidente regionale della Cna, Mario Filippello, "gli imprenditori ricevono giornalmente telefonate dalle banche che chiedono di rivedere le loro posizioni". "In poco tempo - ha sottolineato - sono state revocate 700 scoperture e di giorno in giorno aumentano le revoche. La soluzione non è certo il fondo di garanzia per le imprese a cui sta pensando la Regione. Siamo in emergenza, non si può pensare ad uno strumento del genere perché passerebbe troppo tempo primo della sua attivazione. L'unica soluzione realistica è il rafforzamento dei fondi rischi dei Consorzi fidi".