forte richiesta all’indomani della giornata di fuoco vissuta nell’aula consiliare di Palazzo Zanca. I sindacati si erano diretti al Comune «per rappresentare ancora una volta il grave stato di disagio in ordine al mancato pagamento delle retribuzioni arretrate e della incertezza del futuro dell’Azienda, nonché porgere un sincero plauso per l’iniziativa di alcuni consiglieri comunali volta a raschiare il barile dei fondi del comune e disposti finanche a rinunciare provvisoriamente ai propri emolumenti a favore dei lavoratori Atm, gesto che non avrebbe risolto il problema ma sarebbe servito come segnale di solidarietà della politica verso i lavoratori che vivono una tragedia senza precedenti». «Dopo aver preso posto in maniera ordinata – prosegue la nota - ed assistito in modo quanto mai civile al dibattito in corso nell’aula, le stesse hanno provato rossore nel constatare la futilità dell’argomento trattato in aula che nulla aveva a che spartire con i drammi in cui è immersa la città . Allorché, nel proseguo del dibattito in corso, la scrivente rappresentanza, col modo garbato che fin qui l’ha contraddistinta in questa difficile vertenza, ha fatto cenno di volere coinvolgere l’Aula nel merito della vicenda Atm, il consigliere comunale Trischitta, assumendo un atteggiamento arrogante si scagliava in modo irresponsabile sciagurato e provocatorio nei confronti dei lavoratori trattandoli alla pari di comuni delinquenti, invitando a gran voce il comandante dei Vigili Urbani a prenderne le generalità e procedere allo sgombero dell’aula, atteggiamento a dir poco biasimabile in quanto già reiterato dallo stesso in altre occasioni. Tale atteggiamento ha scatenato la prevedibile e naturale reazione dei presenti, i quali fra un picco adrenalinico e l’altro, dopo momenti di vero panico per i malesseri occorsi a qualcuno dei lavoratori, sono riusciti, senza non poca fatica a sensibilizzare il Presidente ed i capigruppo i quali per tutta risposta prendevano atto dei fatti ed aggiornavano la seduta». «Le scriventi – concludono Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Orsa, Cub, Cildi, Cisas, Cisal e Rsu - nell’esprimere biasimo per l’indecoroso comportamento del Consiglio Trischitta, a gran voce ne chiedono le dimissioni anche in presenza di eventuali scuse che non potrebbero colmare l’ennesima offesa subita».