(ASCA-NORMANNO) - Ufficialmente operaio edile ma segretamente, anche se non troppo, usuraio. A scoprirlo e arrestarlo sono stati i Carabinieri della Compagnia di Patti,
nel messinese, che al termine di delicate indagini, hanno individuato che Giuseppe Tranchida, 38 anni, prestava denaro ad interessi che variavano dal 15 al 20% mensile, sino a raggiungere il tasso del 180% annuo. ittima dell'usura dell'operaio-usuraio sarebbe stato un imprenditore edile di Brolo, gia' dichiarato fallito e, quindi, con l'accesso negato agli sportelli bancari per ogni richiesta di prestito. In 8 anni, a fronte di un debito iniziale di 30mila euro, l'imprenditore ha dovuto sborsare circa 100mila euro. Nei pagamenti, risulta dalle indagini, furono coinvolti anche parenti ed amici della vittima. Il nome di Giuseppe Tranchida era venuto fuori anche in un'altra attivita' investigativa, quella scaturita dal suicidio di un artigiano di Brolo, Santino Campo, che, pare si sia tolto la vita proprio a seguito delle difficolta' economiche in cui versava. In quell'indagine, era emerso che l'operaio-usuraio aveva effettuato cambi di assegni e monetizzato gli stessi allo sfortunato artigiano. dod/res/ss