(ASCA-NORMANNO) - Entro l'anno dovrebbe esserci la posa della prima pietra per la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina e l'amministrazione comunale accelera

i tempi per programmare ed identificare come sara' la citta' dopo la realizzazione dell'opera. Il Ponte sullo Stretto diventa difatti un'occasione per dare un nuovo ''look'' a Messina e per farlo servirebbero oltre un miliardo e cento milioni di euro. Cifra base individuata da un documento redatto dal Comune di Messina che ha affidato al dirigente Giovanni Caminiti la stesura di una relazione tecnica che prevede opere da accordo di programma (gia' previste nel piano del novembre 2003), opere stradali connesse ed opere compensative riguardanti gli approdi di Tremestieri, il ripascimento dei litorali ed anche la riqualificazioni di alcune aree cittadine. Il documento-relazione prevede anche il riconoscimento per tutta la durata dei lavori del Ponte dello status di 'Zona Franca Urbana', status perso lo scorso anno, che permetterebbe cosi' l'arrivo di ulteriori finanziamenti. Tre i punti cardine vi e' la nuova centralita' della zona Falcata-Tremestieri, la Via del Mare che colleghera' in linea diretta gli approdi di Tremestieri e la zona Falcata alla rete autostradale, e l'interramento dei binari nella tratta che collega la stazione Marittima a Tremestieri nell'ottica della realizzazione del waterfront. Questi, in breve, i punti della relazione tecnica delle opere da effettuare per adeguare la citta' al Ponte sullo stretto. Opere ferroviarie. L'ultima proposta, variante da sottoporre al Cipe, e' quella di trasferire la stazione centrale nel quartiere Gazzi piuttosto che nella zona di Maregrosso ''per esigenze di natura tecnica, economica, sociale ed ambientale''. Secondo Caminiti, infatti, il risparmio sarebbe notevole perche' l'area di Gazzi e' gia' in parte occupata da infrasrutture feroviarie. Per quanto riguarda la struttura della nuova stazione, recita la relazione, e' opportuno che sia progettata ed improntata al modello delle Grandi Stazioni delle citta' metropolitane ''con luoghi di incontro e socializzazione''.