La scuola è iniziata, ma non per tutti. Per qualcuno la campanella non è suonata, e difficilmente suonerà perché la campanella in questione è
situata dentro una scuola dichiarata inagibile. Porte sbarrate, dunque, per i trecento bambini che, accompagnati dai rispettivi genitori, stamani si erano armati di zainetto e merendine. Parliamo della scuola elementare e materna di Tremestieri, "Palazzo Presti", una struttura di oltre vent'anni che venerdì scorso è stata dichiarata inagibile dal Comune di Messina. Solo che nessuno si è degnato di avvertire le famiglie, che oggi hanno trovato la sgradita sorpresa delle porte chiuse. Tra i genitori "inferociti" c'era anche Ivano Cantello (nella foto), consigliere comunale degli Autonomisti dell'Mpa, che proprio qualche settimana fa aveva denunciato il pessimo stato in cui versa la stragrande maggioranza delle scuole cittadine, in particolare quelle della periferia, nord e sud. Cantello in una nota urgente inviata al sindaco e agli assessori competenti scriveva, in particolare, che «a Tremestieri non sussistono le condizioni di agibilità previste dalla legge negli edifici che ospitano le scuole elementari e materne». Una profezia? No, l'amara realtà , che ha portato al sopralluogo della settimana scorsa e alla conseguente chiusura del plesso. Inevitabile, se si pensa che mancano le uscite di sicurezza, molte aule si trovano negli scantinati, dove regna l'umidità , e gli impianti elettrici sono per lo più non a norma. Una situazione che perdura da anni e che solo oggi viene allo scoperto. Adesso il punto è: dove andranno a scuola questi 300 bambini? La dirigente del plesso ha dichiarato che ha la possibilità di muoversi solo nelle strutture a sua disposizione, quindi una prima soluzione "tappabuchi" potrebbe essere quella del doppio turno, che però ai genitori non piace. Un'altra sarebbe quella di utilizzare una struttura di proprietà delle suore a Pistunina, "contesa" con la scuola di villaggio Unrra. In ogni caso, è un nodo da dirimere nel più breve tempo possibile. «Non ci possono essere scuole di serie A e di serie B - afferma Cantello, che poi aggiunge infastidito - e non accetto che qualcuno utilizzi problemi come questi per fare passerella politica». Sulla vicenda si sono espressi anche due consiglieri comunali del Pd, Benedetto Vaccarino e Nicola Cucinotta, che in un'interrogazione chiedono se non sia «urgente e indifferibile reperire una struttura in zona che possa garantire ai bambini il regolare svolgimento dell'attività scolastica in orari diurni e non pomeridiani, onde evitare disagi agli stessi ed ai genitori