di Messina Giuseppe Corvaja (nella foto), che oggi invia una nota dai contenuti duri al presidente del consiglio Previti, al presidente della I commissione Melazzo, al neo direttore generale Ribaudo e ai capi area di Palazzo Zanca. Il tema è quello degli oneri concessori e di urbanizzazione, un capitolo che potrebbe e dovrebbe fruttare alle casse del Comune decine di milioni di euro, ma che è affidato ad un ufficio dove lavorano tre persone, di cui due part-time. «Sono introiti - sottolinea Corvaja - di cui il Comune di Messina, al pari di qualsiasi altro Ente, non può fare a meno. Si tratta di somme certe, liquidate, esigibili con prescrizione decennale, il cui ammontare può essere ulteriormente elevato dall'esame delle richieste dei condoni edilizi succedutisi a far data dal 1985. La sterile corrispondenza di cui si è presa visione ha visto i diversi responsabili, il precedente assessore, il Commissario Straordinario, il Segretario Generale, sollevare, evidenziare, riconoscere il problema e risolverlo invitando sempre altri a provvedere, ipotizzando sempre la responsabilità della mancata riscossione su soggetti terzi. Dalla lettura degli atti, tutti riconoscono la necessità di rinforzare la struttura per la riscossione degli oneri concessori di urbanizzazione, ma, per rimbalzi di competenza, l'ufficio destinato al recupero di decine di milioni di euro ha la presenza di sole tre persone, di cui due part-time». «La vicenda - afferma Corvaja - è a dir poco paradossale, e se non fosse seria, sarebbe ridicola: l'ufficio oneri concessori e urbanizzazione, fonte di entrata più importante del Comune, deve essere dotato di almeno venti unità tra dirigenti, tecnici ed amministrativi che provvedano al recupero dei crediti certi, vantati dal Comune. L'assessore non ha il ruolo tecnico-giuridico-amministrativo per provvedere direttamente agli spostamenti necessari per destinare all'ufficio le unità necessarie al recuperò degli oneri concessori, sia per l'esercizio finanziario in corso, sia per quello a venire, e - sottolinea quindi Corvaja- si dà mandato al Direttore Generale, al Segretario Generale ed ai Dirigenti, quale indirizzo politico, a dare priorità al recupero degli oneri concessori e di urbanizzazione, individuando e motivando il personale necessario allo scopo». Corvaja mette spalle al muro i dirigenti e chiede un riscontro alla sua nota entro venti giorni, facendo espressa richiesta di «tutelare le ragioni di bilancio del Comune di Messina nelle sedi opportune senza escludere che possa darsi corso a valutare azioni di responsabilità nei confronti di chi o di coloro che non hanno consentito, contribuito, determinato e che, comunque, non si siano attivati per il recupero degli oneri concessori e di urbanizzazioni, anche con semplici omissioni. Appare necessaria e non più procrastinabile la creazione di una task force che, per il 2008 e per gli anni a venire, si occupi del recupero delle somme dovute al Comune per oneri di concessione e di urbanizzazione, attivando tutte le procedure ordinarie e, ove queste non dessero l'esito positivo, quelle coattive». (fonte tempo stretto)