STROMBOLI: NUOVA FRANA LUNGO LA SCIARA DEL FUOCO
(AGI) - Un segnale sismico associabile a un evento franoso di piccola entita' e' stato localizzato sullo Stromboli, nell'area della Sciara del fuoco. Secondo quando rilevato dall'Osservatorio Vesuviano, l'ampiezza del tremore e' su valori medio-bassi,
UNA SERRA DI MARIJUANA IN CASA E 11 CHILI DI HASHISH A CASA DI UN FRUTTIVENDOLO INCENSURATO
Antonino Ardizzone, 29 anni, ambulante del mercato Zaera, è stato arrestato dagli investigatori della Squadra mobile che lo tenevano sott-occhio da tempo. In casa aveva tutto il necessario per il fai da te dello spaccio Un appartamento di Fondo Pugliatti era stato trasformato in una serra di marijuana. Dentro c’erano anche parecchi chili di hashish. A detenerli era Antonino Ardizzone, 29 anni, un venditore ambulante del mercato Zaera, fino ad ieri incensurato. La Squadra mobile, però da tempo sospettavano che il giovane si era dato ad una nuova e più redditizia attività economica, illegale. A suggerirlo era il continuo via vai di tossicodipendenti dalla casa di via Giacomo Mattei. Così stamane, quando Ardizzone è uscito di casa, gli agenti hanno fatto scattare il blitz, lo hanno bloccatto e fatto irruzione all’interno. Dove, in un armadio, hanno trovato 11 chili di hashish, la marijuana, semi di canapa indiana, libri che guidavano alla coltivazione della sostanza. Una stanza era infatti stata adibita a serra, con un gazebo sotto al quale c’erano molti vasi dove erano stati piantati i semi di canapa indiana, l’impianto di illuminazione e riscaldamento. Ardizzone è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini però sono solo all’inizio. La Polizia ha pochi dubbi che un simile quantitativo di droga non fosse sotto la “gestione†di un gruppo criminale. Il punto di partenza è per gli investigatori il mercato rionale dove Ardizzone lavorava. E dove, lo hanno dimostrato recenti inchieste, regna saldo il clan Vadalà . (fonte normanno)
OSPEDALE PIEMONTE, IL PD DICE NO ALLA CHIUSURA DEL NOSOCOMIO
Il partito democratico sottoscriverà la petizione a favore della salvagurdia dell'Ospedale Piemone attivata dai sindacati e il 25 maggio scenderà in piazza accanto ai lavoratori. Ad annunciarlo, in una nota, il segretario provinciale del PD, Pippo Rao, convinto che Messina ed i messinesi non possano e non debbano essere privati di un'importante struttura ospedaliera, quale è quella di viale Europa. La chiusura dell'Ospedale Piemonte, si legge nella nota, sarebbe un'ulteriore umiliazione per la sanità della città , già duramente colpita, secondo Rao, dalla dismissione dell'ex ospedale Margherita. Nel documento, l'esponente politico, critica apertamente le scelte che il Governo regionale ha adottato nel campo della sanità . Scelte che, secondo Rao, penalizzano soprattutto la nostra città . Il segretario provinciale del Pd , nella sua nota, elenca alcuni dei provvedimenti varati dalla giunta Lombardo, ricordando :la riduzione delle guardie mediche, la riduzione costante di trasferimenti e stanziamenti di risorse per le realtà sanitarie del nostro territorio, a vantaggio di Catania e Palermo, il ridimensionamento dei budget, le ambiguità sulla convenzionata specialistica e di laboratorio, la compromissione del settore della riabilitazione e dell’handicap. Affinchè il diritto alla salute continui ad essere considerato diritto fondamentale di ogni cittadino e per evitare che nuove azioni del governo regionale possano ulteriormente compromettere il settore sanitario messinese, il Pd ha deciso di aderire alla manifestazione del 25 maggio, in piazza Unione Europea, per protestare contro la chiusura dell'Ospedale Piemonte. (fonte normanno)