che si avrà con i paesi di Egitto, Giordania, Grecia, Tunisia e con Mazara del Vallo, di affrontare in rete, le problematiche connesse alla pesca nel Mediterraneo, con particolare riguardo alla sicurezza ed all'aggiornamento professionale dei lavoratori. Il progetto intende infatti evidenziare la consapevolezza dell'importanza di investire in un mercato potenzialmente in espansione, che “accoglie – ha detto Isgrò - la sfida della competitività attraverso l'incrementazione e l'innovazione della ricercaâ€. L'idea progettuale che guarda con attenzione all'area di libero scambio del Mar Mediterraneo, con ambiti economici e commerciali particolari, presenta ad oggi un ritardo rispetto agli standard qualitativi e quantitativi dei Paesi collegati storicamente al Mare. “Messina in un prossimo futuro – ha sottolineato l'assessore Isgrò - se sapremo intercettare le istanze dei Paesi rivieraschi, che si affacciano sul “Mare Nostrum", potrebbe essere la cabina di regia supportata dagli organismi interessati per tutte le trattative legate alla commercializzazione del pesce fresco, surgelato ed i suoi derivati. (fonte tempo stretto)