di somme prestate nel 2003 e mai restituite. Due milioni e centomila euro sono i soldi che dovrebbero tornare indietro. il sindaco ha risposto picche, ricordando che la stessa Protezione civile lo aveva autorizzato a spendere le somme in attesa dei fondi ex Finanziaria 2003, che però non sono mai arrivati. La vicenda è intricata, e rischia di sottrarre ingenti risorse alla comunità eoliana, che ogni anno affronta in emergenza la stagione turistica e la carenza idrica. per questo i consiglieri di opposizione Giacomo Biviano, Bartolo Lauria, Nunziata D'Alia, Rosario Centorrino, Pietro Lo Cascio, Mario Paino e Adolfo Sabatini hanno autoconvocato una seduta urgente del Consiglio comunale di Lipari, chiedendo che ad essa siano presenti anche il prefetto Francesco Alecci, attuale commissario per le emergenze eoliane (da gennaio 2008) e un rappresentante della Protezione civile. La seduta dovrebbe avere luogo entro 20 giorni. «Qui qualcuno ha sbagliato - ha affermato Biviano -, o il commissario o la Protezione civile, e noi vorremmo capire di chi sono le responsabilità .» I soldi che la Protezione civile chiede indietro sono parte di un prestito di 3 milioni e mezzo elargito nel 2003 nelle more degli stanziamenti regionali per l'emergenza seguita all'eruzione dello Stromboli. Furono usati per costruire il porto di Ginostra e la scuola di Stromboli. Arrivati i fondi regionali, il prestito non fu restituito, anzi furono richieste ulteriori risorse per realizzare altre opere. La Protezione civile decise allora di rinunciare temporaneamente alla restituzione del prestito, permettendo al commissario di spendere i tre milioni e mezzo in attesa di somme stanziate nella Finanziaria 2003. E qui nasce l'inghippo, il commissario Bruno sostiene che queste somme non sono mai arrivate, mentre i tre milioni e mezzo sono stati, come è normale, spesi. Nel settembre 2008 la richiesta da parte della Protezione civile del prestito, ma da dove dovrebbero venire fuori queste somme? (fonte tempo stretto)