IL COMUNE VICINO AL DISSESTO: TRE MESI PER TROVARE LA “CURA”….E I SOLDI

Un’ora e mezza circa di colloquio per conoscersi, guardarsi in faccia ma soprattutto per capire da dove iniziare per salvare il Comune, che assomiglia sempre più ad un malato terminale . Con poche speranze di vita. Dall’incontro tra il commissario Luigi Croce ed i capigruppo consiliari, svoltosi rigorosamente a porte chiuse, è emersa una verità drammatica:

ad oggi l’ente ha un buco di 40 milioni di euro e Croce - come riportato da tutti i consiglieri comunali al termine del confronto - si è dato tre mesi di tempo per evitare il dissesto. Se entro il 31 dicembre la situazione non sarà mutata, a partire da gennaio 2013 il dissesto sarà inevitabile. Chissà cosa penserà adesso l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, oggi in piena campagna elettorale, che aveva chiuso la sua stanza di palazzo Zanca dicendo che la situazione finanziaria dell’Ente non era poi così preoccupante. E questo, giusto per rinfrescare la memoria, accadeva solo 20 giorni fa e non vent’anni fa . Secondo Croce, invece, la situazione è più che preoccupante, è allarmante e forse senza via d’uscita. Attualmente - ha spiegato il commissario ai rappresentanti del Civico Consesso - nelle casse comunali ci sono solo 1,5 milioni di euro, nei prossimi giorni dovrebbero essere trasferiti dal Governo 14 milioni di euro e dalla Regione dovrebbe inoltre arrivare una finanziamento di circa 5 milioni di euro per l’emergenza rifiuti. La vera sfida, però, sarà quella di recuperare i 50 milioni di euro di crediti che il Comune vanta e che sino ad oggi non è riuscito a riscuotere. Resta, poi, sempre in piedi la battaglia legale con il Ministero dell’Interno sul patto di stabilità 2011, che il Comune ha sforato subendo una sanzione di 7 milioni di euro. L’udienza al Tar del Lazio è fissata il 15 ottobre. Il reggente di Palazzo Zanca ha, inoltre, confessato ai consiglieri comunali che se non ci sarà la svolta auspicata saranno a rischio persino gli stipendi di novembre e dicembre dei dipendenti comunali. Insomma, il Comune tocca il fondo e per risalire ci sarà bisogno della collaborazione di tutti: a tal proposito, Croce ha sollecitato il Consiglio comunale ad approvare rapidamente sia la delibera sull’Imu che quella sull’introduzione della tassa di soggiorno, che sicuramente non serviranno a risollevare le sorti del Comune ma potrebbero comunque dare una boccata d’ossigeno, evitando così la totale asfissia. …. (fonte: tempo stretto - Danila La Torre)

IRRITEC SPOSA IL PROGETTO DELL'ORLANDINA

L'Orlandina Basket ha comunicato di avere raggiunto l'accordo per la sponsorizzazione sportiva con la multinazionale nel campo dell'irrigazione ed acquedottistica “Irritec” per la stagione sportiva 2012/13. Sin dalla sua fondazione oltre trentacinque anni fa, Irritec ha sempre avuto un'attenzione particolare verso quelle realtà locali che tendono con la sola forza del proprio impegno, a superare i ristretti confini geografici. Naturalmente soddisfatto il Presidente della Società di via Beppe Alfano, Enzo Sindoni: “Questo accordo rappresenta il forte legame col territorio di Irritec che, nonostante gli obiettivi raggiunti oramai a livello globale, testimonia ancora una volta un'identità di vedute con L'Orlandina di cui siamo orgogliosi e fieri”. Unici obiettivi: “La trattativa è stata portata avanti in maniera veloce e condivisa tra le due società -dichiara Aurelio Coppolino, Responsabile Marketing dell'Orlandina Basket- poiché vi è il medesimo obiettivo, seppur in ambiti diversi: consolidare e migliorare la propria posizione in ambito nazionale ed internazionale (fonte: tempo stretto)

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON PAGA. L'ANCE MESSINA SI MOBILITA A LIVELLO REGIONALE

Difficoltà finanziarie del comune di Messina, rischio di sforamento del patto di stabilità, nessuna certezza per le imprese che vantano crediti nei confronti di Regione ed enti locali. Questi e tanti altri i motivi che hanno spinto l’Ance Messina – Associazione nazionale costruttori edili, a sostenere l’azione comune a livello regionale di Ance e Confindustria sui ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione. I presidenti di Ance Sicilia e Confindustria, Ferlito e Montante si sono impegnati a porre in atto delle iniziative congiunte nei confronti sia del governo regionale che nazionale. “I dati forniti ad Ance Sicilia dal centro studi dell’Ance nazionale danno un importo di circa un miliardo e mezzo di euro di crediti vantati dalle imprese edili nei confronti della pubblica amministrazione – spiega il vice presidente Ance Messina, Antonino Ricciardello -. Le norme europee prevedono il pagamento a 60 giorni, mentre gli imprenditori siciliani si trovano a gestire una attività essendo obbligati a pagare dipendenti, contributi previdenziali, imposte, cartelle esattoriali entro scadenze inderogabili e con pesantissime sanzioni, e riscuotendo i crediti a 400 giorni se non di più o, come nel caso del comune di Messina, con il rischio di un paventato blocco dei mandati fino a marzo 2013”. L’Ance nazionale spinge per la regionalizzazione del patto di stabilità anche in Sicilia, che nelle 16 regioni italiani che nel 2012 lo hanno adottato ha prodotto buoni risultati. “E’ indispensabile però, malgrado l’approssimarsi delle elezioni regionali non consenta di avere interlocutori certi in ambito regionale –prosegue l’ing. Ricciardello – che dalla regione Sicilia e dal governo nazionale provengano segnali di fiducia alle imprese, attraverso provvedimenti che sostengano i sistemi produttivi e non siano, ad esempio, deroghe del patto di stabilità per stabilizzare le sacche di lavoro è precario”. Il permanere dell’attuale stato di inerzia, secondo i costruttori messinesi, non potrà che acuire e rendere probabilmente senza via d’uscita lo stato di profondissima crisi in cui versa il settore edile nella nostra provincia. (fonte: tempo stretto)