FS: "NESSUNA RIDUZIONE DEL SERVIZIO". MA L’ORSA CONFERMA LO SCIOPERO PER IL 25 MARZO
Il Gruppo Fs Italiane ha diramato un comunicato congiunto fra l’ad Michele Mario Elia e l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo. Ma l'Orsa conferma lo sciopero del 25 marzo perché all’urgentissima richiesta di un tavolo di confronto, sia sull'ammodernamento della flotta navale e quello delle carrozze in composizione ai treni a lunga percorrenza, sia il rilancio del trasporto merci su rotaia, non è ancora giunto riscontro "Nessuna riduzione nell’offerta di trasporto ferroviario da e per la Sicilia. E’ quanto convenuto dall’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia, e dall’assessore ai trasporti della Regione Siciliana, Giovanni Pizzo, durante l’incontro avvenuto oggi a Roma. L’ad Elia e l’assessore Pizzo, giunto ieri nella capitale in treno per discutere con i vertici di FS della questione dei collegamenti ferroviari con l’isola, hanno inoltre concordato di avviare ogni possibile azione di miglioramento per ridurre sensibilmente i tempi di viaggio delle tratte interne e dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia"……. (fonte: tempostretto)
PRECARI NEGLI ENTI LOCALI, RICORSO GIUDIZIALE PER RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO STABILIZZAZIONE
I lavoratori si sono dati appuntamento nell’aula consiliare di Furci. L'azione va intentata singolarmente nei confronti del proprio datore di lavoro (il Comune) La stabilizzazione dei precari negli enti locali passa anche attraverso il ricorso giudiziale. E’ più di un’ipotesi ed è stata vagliata nel corso di un’assemblea comprensoriale. I lavoratori si sono dati appuntamento nell’aula consiliare del Comune di Furci. All’incontro erano presenti il segretario provinciale della Fp Cgil, Francesco Fucile e l’avvocato Antonella Russo. E’ stata una riunione prettamente tecnica, nel corso del quale è stato spiegato che si tratta di un’azione che deve essere portata avanti da ogni singolo precario nei confronti del proprio datore di lavoro (il Comune). Tra i lavoratori serpeggia malumore e sfiducia. “Siamo stati abbandonati da tutti – è il coro unanime – in primis dai politici che in più occasioni hanno cavalcato il nostro disagio. E poi – hanno ribadito – non siamo stati in grado di far valere la nostra forza considerato che a livello regionale siamo oltre 20mila e che ormai siamo determinanti per portare avanti il lavoro di molti Comuni”. In molti stanno prendendo in considerazione l’ipotesi del ricorso giudiziale, anche se i dubbi non mancano. Temono, ad esempio, che anche se dovessero vincere il ricorso sarebbero costretti a fare i conti con la crisi economica dei Comuni, che a gran voce ribadiscono di non essere più nelle condizioni, senza i trasferimenti della Regione (che eroga la parte più sostanziosa delle loro retribuzioni) di poter prorogare il rapporto di lavoro. “Non credo che la Regione possa abbandonare i Comuni – sbotta Fucile – anche in caso di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Ritengo anzi che il ricorso possa aiutare la Regione Sicilia a legiferare per consolidare i fondi da trasferire agli enti locali. Ciò nonostante – prosegue il segretario Fp Cgil - spero sempre che il percorso politico di chiusura di questa vertenza ci possa essere. Ma è chiaro che l’evoluzione giurisprudenziale ci pone nelle condizioni di non poter più rinunciare all’azione giudiziale”. Il sindacalista rimarca che “l’abuso dei contratti a tempo determinato da parte dello Stato ci pone nelle condizioni di non poter più rinunciare a questa azione giudiziale che si basa sulle sentenze della Corte di Giustizia europea prima e del Tribunale di Napoli poi, le quali chiariscono in modo inequivocabile che si è abusato di questi contratti e profilano un percorso di costituzione di rapporto determinato al superamento dei 36 mesi di contratto”. (fonte: tempostretto)
AL CENTRO ISLAMICO DI MESSINA L'INCONTRO TRA CRISTIANI E MUSULMANI. LA PACE È POSSIBILE
L'incontro guidato dal presidente dei musulmani di Messina, l'egiziano Mohamed Refaat e da Daniela Villari, responsabile del gruppo Sar di Messina, è stato aperto con la lettura, prima in arabo e poi nella traduzione approvata, di un breve brano tratto dal Corano (Sura 49,13), che evidenzia come l’unico Dio creatore degli uomini ci ha fatti diversi per costituire più popoli, ma tutti ci ha tratti da un’unica origine Un incontro presso il Centro islamico di Messina, organizzato dal Sae (Segretariato Attività Ecumeniche) con la comunità musulmana. Erano presenti anche molti membri della Piccola Comunità Nuovi Orizzonti. In questo tempo caratterizzato sempre più da un clima ostile e violento che vede seriamente compromessi i rapporti tra stati e religioni sembrerebbe un'iniziativa contraddittoria. È, invece, un autentico segno profetico, egregiamente pensato e proposto dal Sae, che quale associazione di laici mira a rendere attuale e credibile il dialogo tra le confessioni cristiane e le religioni in genere. Il calore fraterno è stato alto dall'accoglienza fino alla conclusione dell’incontro, momento in cui si è potuto gustare un tè alla marocchina, e pasticcini arabi e messinesi. L'incontro guidato dal presidente dei musulmani di Messina, l'egiziano Mohamed Refaat e da Daniela Villari, responsabile del gruppo Sar di Messina, è stato aperto con la lettura, prima in arabo e poi nella traduzione approvata, di un breve brano tratto dal Corano (Sura 49,13), che evidenzia come l’unico Dio creatore degli uomini ci ha fatti diversi per costituire più popoli, ma tutti ci ha tratti da un’unica origine. Tutti della stessa famiglia umana, anche se di etnie e religiosità diverse. Tornare, pertanto, alla riscoperta della fratellanza umana significa conoscenza reciproca e superamento delle lotte fratricide che hanno insanguinato la storia e insanguinano il nostro tempo. Anche Daniela, dopo un brevissimo accenno alla identità del Sae, ha sottolineato come questa Associazione cristiana ha sempre nutrito e curato anche il dialogo tra le religioni e in particolare con il mondo ebraico e musulmano. (fonte: tempostretto)