la rinuncia di Anna Finocchiaro, che ha optato per il Senato dopo essere stata sconfitta alle Regionali dal candidato del centrodestra Raffaele Lombardo. Il seggio attribuito dalla legge elettorale regionale al candidato alla Presidenza che ha ottenuto più voti dopo il presidente eletto era pertanto rimasto vacante. Nella sua relazione Maira sostiene che il seggio debba essere attribuito all'unica lista collegata alla Finocchiaro che ha superato lo sbarramento del 5%, cioé il Pd. Sulla base dei migliori resti provinciali, il seggio andrebbe a Bernardo Mattarella, primo dei non eletti a Palermo. Anche Sonia Alfano, seconda dei non eletti alla Presidenza della Regione, e Rita Borsellino, inserita al primo posto nel cosidetto 'listino' della Finocchiaro, avevano rivendicato l'attribuzione del seggio. La decisione della commissione dovrà adesso essere ratificata dall'Ars, con un voto d'aula a scrutinio segreto. "La decisione presa dalla commissione verifica dei poteri dell'Ars tradisce e offende lo straordinario consenso popolare raggiunto da Rita Borsellino sia alle elezioni del 2006, in cui era candidata alla presidenza della Regione, sia alle recenti elezioni regionali dove ha ottenuto oltre 10 mila preferenze nel solo collegio di Palermo, nonché nei collegi di Trapani e Siracusa". Questo il commento dell'associazione nazionale Un'altra storia riguardo alla decisione della "commissione Maira" di assegnare al Pd il seggio vacante all'Ars. Dinnanzi a questa decisione Un'altra storia annuncia di adire alle vie legali. "Trattandosi del parere espresso dalla commissione - si legge nella nota - ci auguriamo che l'Assemblea regionale siciliana in via definitiva possa approfondire l'argomento auspicando una scelta puntuale e rispettosa della volontà popolare e delle leggi (fonte siciliainformazoni)