lungaggini burocratiche che sinora l’avevano resa poco utilizzata. Lo scopo è stato di rifinanziare i Confidi con validi strumenti in considerazione della grave crisi internazionale, partendo dal presupposto che essi rappresentano strumenti di politica economica a sostegno delle micro, piccole e medie impreseâ€. Lo ha dichiarato Michele Cimino, assessore al Bilancio e alle Finanze dopo l’approvazione, da parte dell’Ars, del provvedimento. “Ora questa nuova legge può e deve migliorare il rapporto - prosegue Cimino - tra le piccole e medie imprese, socie o consorziate, ed il sistema bancario in termini di concessione di finanziamenti e condizioni praticate, quali i tassi, gli oneri accessori, le garanzie richieste. La funzione primaria dei Confidi è, quindi, l’agevolazione dell’accesso al credito e in aggiunta la pattuizione di condizioni più favorevoli rispetto a quelle che le stesse Pmi avrebbero ottenuto singolarmente. La stessa funzione viene sostenuta dalla nuova legge con la concessione di un contributo una tantum finalizzato all’integrazione dei fondi rischi propri dei Confidi e con uno stanziamento di 20 milioni di euro per procedere al pagamento dei contributi in conto interessi spettanti alle imprese relativamente agli anni 2006 e precedenti, e una spesa annua di 10 milioni di euro per gli esercizi finanziari 2008 e 2009. Altra novità – conclude - è che possono essere utilizzate le risorse del Fesr 2007-2013â€. (Giancarlo Felice)