“Da domani andrò personalmente negli ospedali siciliani per toccare con mano pregi e difetti dell’attuale rete ospedaliera, per verificare lo stato di disagio in cui operano tanti bravi medici,
 per capire come poter incidere rapidamente sulla cattiva organizzazione e sugli sprechi e, soprattutto, per “tastare il polso†ai tanti pazienti ricoverati. Sono loro, i pazienti, i veri destinatari dei provvedimenti di rimodulazione della rete ospedaliera, che vareremo entro la fine dell’anno. Voglio sentire anche da loro quali sono le cose da salvare e quelle da rimettere a posto. Già da alcuni giorni gli uomini del mio staff stanno facendo alcune ricognizioni nelle varie province per una fotografia minuziosa della situazione. Il contatto con il territorio e il controllo sull’applicazione delle più elementari norme di civiltà sono alla base di un sistema sanitario efficienteâ€. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, intervenendo oggi in diretta al telegiornale Tgmed. “Credo molto nel dialogo – ha poi aggiunto Russo – perché, spiegando la filosofia che sta alla base del mio progetto di riordino del sistema sanitario regionale, ho convinto molti cittadini e molti amministratori locali sulla necessità di un radicale cambiamento. Dobbiamo potenziare l’offerta sul territorio, altro che tagli! Elimineremo solo gli insopportabili sprechi; non chiuderemo nessuna struttura, semmai la riconvertiremo secondo esigenze di funzionalità e sicurezza; non licenzieremo nessun lavoratore e, anzi, stiamo accelerando le procedure per la stabilizzazione di centinaia di precari e daremo anche ulteriori garanzie agli operatori della sanità privata, con l’aiuto fondamentale dei sindacati. E inoltre, grazie ai risparmi che riusciremo a conseguire, prevediamo la possibilità di effettuare notevoli investimenti in termini di nuove strutture ospedaliere. Sono ottimista perché, dopo un comprensibile disorientamento iniziale, la gente mi manifesta continuamente il suo incitamento a continuare sulla strada intrapresa: si comincia a capire che si può spendere meno spendendo meglio e che azzerando l’enorme deficit della sanità siciliana potremo ridurre le tasse dei cittadini, che in Sicilia pagano di più proprio perché devono farsi carico dei debiti pregressiâ€. (Guido Monastra )