per il termovalorizzatore di Palermo non sarebbe nella sostanza adeguato perchè non si applicano le migliori tecnologie possibili, come invece prevede la normativa. “E’ un riscontro scientifico- dicono Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil, e Alfio La Rosa, responsabile del dipartimento ambiente nel sindacato- rispetto a quello che noi sosteniamo da tempo. Chiediamo a questo punto- aggiungono- che ci sia chiarezza sui controlli, sulle responsabilita’ e sull’attualita’ del progettoâ€. I due esponenti della Cgil rilevano infatti che “il tanto citato inceneritore di Vienna e’ un impianto all’avanguardia per tecnologia con ben 5 filtri contro i due previsti a Bellolampo; nella citta’ austriaca e’ inoltre previsto un monitoraggio ambientale 24 ore su 24 e i dati rilevati sono accessibili ai cittadiniâ€. Nella nota, la Cgil ribadisce peraltro la propria contrarieta’ “al programma regionale che prevede di incenerire la totalita’ dei rifiuti bruciabili prodotti in Sicilia per una percentuale del 65%, pari all’obiettivo di raccolta differenziata al 2012â€. (fonte vivienna)