(Fonte – ansa) Si dovrebbe svolgere probabilmente nella seconda metà di marzo, e comunque prima delle elezioni europee, il congresso regionale del Pd. E' quanto emerge

 dal dibattito in corso alla direzione regionale del partito, riunita a Palermo. Rimane ancora aperto il confronto sulle modalità con cui sarà eletto il nuovo segretario regionale, che subentrerà a Francantonio Genovese, anche se tra i dirigenti del Pd sembra ormai prevalere la linea delle Primarie. Il vero nodo sembra su chi potrà partecipare alle Primarie: da un lato c'é chi, tra cui Vladimiro Crisafulli, propone di riservarle agli iscritti al partito con la contestuale proroga della campagna di tesseramento fino al giorno dell'elezioni (ad oggi scade il 31 gennaio); dall'altro chi spinge per votazioni aperte a tutti, come quelle per la scelta del presidente della Regione. Le regole elettorali saranno disciplinate dallo statuto, che dovrebbe essere approvato dall'Assemblea regionale, in programma sabato 17 gennaio, anche se qualche dirigente, durante la direzione del partito, ne ha proposto l'immediata approvazione, ipotesi scartata dalla maggioranza. Nell'ambito del dibattito sulla bozza di statuto non c'é ancora l'accordo su due punti ritenuti fondamentali: l'incompatibilità tra le cariche elettive e quella di dirigente di partito e la durata dei mandati parlamentari. L'idea è quella di trovare una sintesi in direzione, con l'approvazione di un documento politico, da portare alla prossima Assemblea, che approverà le nuove regole. Tra i candidati alle Primarie i nomi che circolano sono quelli di Sergio D'Antoni, Nino Papania e Giuseppe Lumia. Anche se nessuno durante la direzione lo ha dichiarato a chiare lettere, rimane in piedi l'ipotesi del commissariamento del partito: ciò nel caso in cui i dirigenti siciliani non dovessero trovare l'accordo su statuto e svolgimento del congresso.