fa la raccolta dei rifiuti urbani nei 22 comuni della provincia di Palermo e soffre tutt’oggi del vuoto al proprio vertice, l’Amia ha annunciato uno sciopero previsto per Lunedì prossimo. Anche la situazioneigienico-sanitaria del capoluogo si avvia verso l’emergenza: nei prossimi giorni i sacchi di immondizia non verranno raccolti e continueranno ad accumularsi per le strade di Palermo. Il botta e risposta fra amministrazione comunale e sindacati è aspro: il sindaco Diego Cammarata accusa i sindacati di non aver voluto scendere a compromessi quando il comune aveva messo a disposizione dei fondi nonostante il difficile momento finanziario, Dionisio Giordano, della Fit-Cisl, risponde che quei soldi in realtà non esistono e che la società versa in una situazione scandalosa di cui la cittadinanza deve essere messa a conoscenza. Interviene anche l’europarlamentare Giusto Catania di Prc, il quale accusa l’Amia di stare preparando nuove assunzioni clientelari nonostante il buco finanziario e chiede le dimissioni del presidente dell’azienda, Galioto. Al di là dei botta e risposta e delle polemiche sta di fatto che pulizia, ordine pubblico ed onestà siano tanto forma di rispetto quanto indice di civiltà di un paese: nNon possono essere un optional soprattutto per una terra che è una delle più belle del mondo e, se razionalmente gestita, potrebbe trovare nel turismo la risorsa capace di farne rifiorire l’economia. E’ ora che la Sicilia sollevi il proprio capo, si sciacqui il viso e ce lo mostri nel suo splendore.