PALERMO 08 MAGGIO 2009

AEREI: BUFARDECI, “ANALISI ENAC CONFERMA DISTRAZIONE CAI VERSO

SICILIA” “I dati comunicati dall’Enac sui disservizi del nuovo gruppo Alitalia dimostrano che il governo regionale e i consumatori siciliani hanno ragione a pretendere più attenzione, sia in termini di regolarità del servizio, sia rispetto alla puntualità dei voli”. Lo dice il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai trasporti, Titti Bufardeci. Secondo quanto riporta una nota ufficiale dell’Ente nazionale aviazione civile, emerge che i maggiori ritardi dei voli di Alitalia e Airone si verificano proprio sulle rotte verso la Sicilia, la Puglia e la Calabria. “E’ una situazione inaccettabile – continua – aggravata dal fatto che questa doppia maglia nera certificata proprio dall’Enac, indichi nella Sicilia il fanalino di coda europeo anche in termini di regolarità del servizio”. “La nostra insularità – sostiene Bufardeci - viene acuita dai tanti, troppi disservizi sulle reti di collegamento. Queste criticità danneggiano la Sicilia e le sue prospettive di sviluppo. C’è il rischio concreto che i nostri interventi per sostenere e migliorare il sistema di collegamento aereo e le sue infrastrutture, rischiano di essere vanificati dalla politica di Cai sin troppo distratta verso le esigenza della Sicilia, del suo turismo e della sua economia”. (Piero Messina)

MIGRANTI RIACCOMPAGNATI IN LIBIA

(ANSA) - Sono stati riaccompagnati a Tripoli i 227 migranti, tra cui 40 donne, soccorsi ieri su tre barconi nel Canale di Sicilia. L'autorizzazione e' giunta in nottata, dopo una trattativa tra le autorita' italiane e quelle libiche sul rimpatrio immediato.'Stiamo restituendo alla Libia migranti partiti da quelle coste - ha precisato il ministro Maroni-.E' un risultato storico a cui abbiamo lavorato per un anno.Nei prossimi giorni partira' anche il pattugliamento congiunto'.

FIAT: FIOM SICILIA, INACCETTABILE IPOTESI CHIUSURA STABILIMENTI ITALIANI

(ASCA) - ''Non si puo' pensare che sia ne' il Mezzogiorno d'Italia, ne' il resto del nostro paese a pagare il prezzo del riposizionamento internazionale della Fiat''. Lo dice Giovanna Marano, segretaria della Fiom Cgil siciliana, a proposito della notizia di un piano industriale presentato in Germania da Fiat-Chrysler che prevede la chiusura di due stabilimenti in Italia, uno al Nord e uno al Sud. ''Fiat si fermi - aggiunge Marano - e presenti alle parti sociali, in Italia, una proposta di piano industriale che salvaguardi tutti gli stabilimenti del paese''.