RIFIUTI: ALTRI CASSONETTI INCENDIATI NEL PALERMITANO
(ANSA) -Â Altri cassonetti stracolmi di rifiuti sono stati incendiati la notte scorsa a Palermo, a Bagheria e Ficarazzi. Sono 22 i comuni nel palermitano dove da circa 10 giorni non viene raccolta l'immondizia per lo sciopero dei lavoratori del consorzio Coinres, in attesa dello stipendio di maggio. A Bagheria ieri il vicesindaco ha disposto la chiusura delle scuole e di tutti gli uffici pubblici per motivi igienico-sanitari.
PALERMO: 'SOFFIATA' FA SCOPRIRE PUSHER CON 2 KG. DI EORINA E COCAINA
(ASCA) - Una 'soffiata' ben circonstanziata ha fatto scoprire un corriere della droga che trasportava 2 chili di stupefacenti. E' successo a Palermo, dove gli investigatori della sezione ''Antidroga'' della Squadra mobile hanno fermato un macellaio-pregiudicato, Salvatore Tinnirello di 44 anni, che viaggiava a bordo di una Ford Focus di colore grigio, dove all'interno aveva nascosto sotto un pannello due panetti da un chilo l'uno di eroina e cocaina. Ad avvertire gli uomini della mobile e' stata una telefonata anonima di un uomo, con marcato accento dell'Est europeo, che ha indicato anche il numero di targa. La droga, del valore di circa 200 mila euro, e' stata sequestrata e il pusher e' stato arrestato. Le indagini proseguono per identificare fornitori e destinatari delle droghe.
 SICILIA/FIAT: CRACOLICI (PD), REGIONE CONVOCHI TAVOLO SU TERMINI
(ASCA) -Â ''Le notizie riguardanti il futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese sono allarmanti: il presidente della Regione convochi immediatamente un tavolo con i vertici dell'azienda e i sindacati. Bisogna ribellarsi ad un piano che soffocherebbe le piu' significative realta' industriali del Sud''. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all'Assemblea Regionale Siciliana, dopo la notizia della decisione, che sarebbe stata presa della casa automobilistica, di interrompere la produzione automobilistica a Termini Imerese e Pomigliano, dove rimarrebbe produzione di altro tipo. ''Se la Fiat dovesse mantenere questa linea - dice Cracolici - saremmo di fronte ad un colpo durissimo per l'industria siciliana, che vede proprio nello stabilimento di Termini Imerese la sua espressione piu' significativa. Per non parlare degli effetti sull'indotto e delle conseguenze occupazionali, economiche e sociali che ricadrebbero sul territorio. Il presidente della Regione - conclude - non perda un minuto di tempo e convochi immediatamente i responsabili dell'azienda: la classe politica siciliana deve essere unita e forte nel rigettare un progetto industriale che sarebbe micidiale per la Sicilia e per il Mezzogiorno''.