(ASCA) - ''Un giovane magistrato che ha sacrificato la propria vita per estirpare da questa terra il cancro della mafia''.
Lo ha detto il Presidente dell'Ars Francesco Cascio ricordando la figura del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia. ricordando c he e' stato ''un uomo che ha saputo coniugare tenacia ed equilibrio nell'esercizio dell'azione giudicante''. ''Prendiamo esempio - aggiunge Cascio - dal suo coraggio e dalla sua umilta'. Impegniamoci senza tregua ad estirpare dalla nostra terra ogni radice marcia, per far germogliare invece semi di speranza, affinche' ci sia un futuro di liberta' e di prosperita', dove non c'e' posto per i mafiosi, in nessun stato e grado della societa' siciliana''.(fonte giornale di zona .com)