CIAPI, “FALSE FATTURE PER 11 MILIONI” CONFERMATO IL SEQUESTRO DEI BENI
Secondo i magistrati che hanno chiuso le indagini Giacchetto avrebbe prodotto una montagna di fatture per servizi mai effettuati. La Corte di Conti in via preventiva ha bloccato il patrimonio di coloro che sono stati citati in giudizio Nuovi risvolti nello scandalo Ciapi.
Secondo la guardia di finanza Fausto Giacchetto, il “re della pubblicità” in Sicilia, avrebbe prodotto una montagna di fatture false per servizi mai effettuati. Fatture che ammonterebbero a quasi 11 milioni di euro secondo i magistrati che hanno chiuso le indagini. Intanto è stato convalidato il sequestro dei beni da 15 milioni di euro ai dodici tra dirigenti dell'ente, dirigenti e funzionari regionali citati in giudizio dalla procura della Corte dei conti. Sono ritenuti a vario titolo responsabili della truffa ai danni dell'erario commessa con il progetto Co.Or.Ap, che avrebbe dovuto formare figure professionali da avviare al lavoro e che invece sarebbe servito a distribuire denaro agli amici di Giacchetto. Il manager è finito in carcere assieme all'ex presidente del Ciapi Francesco Riggio e altre cinque persone. Praticamente, in via preventiva viene bloccato parte del patrimonio di coloro che sono stati citati in giudizio in modo da garantire gli interessi della pubblica amministrazione qualora si dovesse arrivare in futuro a una condanna degli imputati. Il giudice non ha confermato il sequestro dei conti correnti, ma dei beni e gli emolumenti e i trattamenti di fine servizio. (fonte: palermo today)
LE IENE A PALERMO: I MEDICI SI AGGIORNANO GIOCANDO A BRIDGE
Si tratta di un corso di aggiornamento la cui partecipazione vale 35,8 crediti sui totali 50. Il presidente dell'Ordine, Salvatore Amato, si giustifica: "Attraverso il bridge si lavora meglio in squadra". All'interno il servizio completo "Guardate queste persone che giocano a carte". Si apre così il servizio di Paolo Calabresi, andato in onda ieri in prima serata a Le Iene, il programma di Italia Uno. Protagonisti alcuni medici di Palermo, che per ottenere dei crediti di aggiornamento (per rispettare la nuova legge di riforma degli ordinamenti professionali) hanno frequentato un corso di bridge indetto dall’Ordine dei medici di Palermo, la cui partecipazione dà diritto a ben 35,8 crediti (sui totali 50 acquisibili). Le telecamere de Le Iene riprendono, i dialoghi sono del tipo: "La regina e il Jack sono usciti". "A chi tocca ora?". "Hai una a cuori?". Non è una bisca clandestina, né siamo in un circolo per pensionati. A giocare a carte sono illustri medici palermitani che stanno frequentando un corso d'aggiornamento. Un medico afferma: "Io sono contento, sto imparando. Meglio del solito corso di medicina...". Insomma tutti professionisti, quindi anche i medici, devono acquisire ogni anno un certo numero di crediti. Se a Chieti, ad esempio, hanno inventato un corso per la gestione delle emergenze intraospedaliere e a Trapani uno sulla rianimazione cardio-polmonare, all'ordine dei medici di Palermo per racimolare la gran parte dei crediti, hanno inventato il corso di bridge. "Ci aggiorniamo allenando la mente", si difende qualcuno. "In questo modo sviluppiamo la riserva cognitiva". A un certo punto gli animi si surriscaldano e Calabresi viene "invitato" ad andarsene. E addirittura qualcuno chiama la polizia. Chiamato in causa il presidente dell'Ordine dei medici, Salvatore Amato, intervistato dalla "Iena" Calabresi, ha spiegato: "Attraverso il gioco del bridge si possono acquisire quelle tecniche per cui si può lavorare in squadra".(fonte: palermo today)
CONCORDIA, ORLANDO: “FINCANTIERI CONFERMI OPZIONE
PALERMO” Il sindaco interviene dopo le dichiarazioni del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli su un possibile ritiro del porto del capoluogo siciliano. "Un no sarebbe contro tutti gli impegni presi" “Ancora una volta sollecitiamo la scelta di Palermo”. Lo afferma il sindaco Leoluca Orlando dopo le dichiarazioni del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, secondo il quale il porto di Palermo si sarebbe detto non più disponibile per lo smantellamento del relitto della Concordia. “Fincantieri – esorta Orlando – esprima con chiarezza la sua posizione e disponibilità per i Cantieri Navali di Palermo, che sono in condizione da subito di realizzare gli interventi necessari per la Costa Concordia. Il mancato impegno da parte di Fincantieri – sottolinea il Sindaco – costituirebbe un grave segnale, in contrasto con quanto più volte confermato ai tavoli sulla cantieristica palermitana”. (fonte: palermo today)