Belise Maha è la fondatrice del canale Youtube 'Incrocio Afrotalents', con il quale ogni settimana intervista e fa conoscere attività e aspirazioni degli imprenditori e dei creativi di origine africana che hanno scelto di vivere in Italia
di Brando Ricci ROMA – “Siamo noi cittadini afrodiscendenti
i primi a dover creare un massa critica costituita da voci positive e dal racconto delle nostre storie, che sono molto belle, e dei nostri talenti, che sono tanti e che sono, in molti casi, nascosti. Solo così riusciremo a modificare la narrazione dominante sulla migrazione”. A parlare con l’agenzia Dire è Belise Maha, fondatrice del canale Youtube ‘Incrocio Afrotalents’, con il quale ogni settimana intervista e fa conoscere le attività e le aspirazioni dei numerosi imprenditori e creativi di origine africana presenti in Italia. Maha è nata in Camerun ma vive in Italia dal 1998, quando giunge a Perugia da borsista per studiare economia. Del capoluogo umbro dice di essersi innamorata: “È stato un posto nel quale non mi sono mai sentita discriminata, una realtà veramente aperta” dice. Una volta laureata, però, nel 2004, si trasferisce a Bergamo, dove si accorge di “essere nera” ed è segnata per la prima volta dal fenomeno del razzismo. Ora Maha, dopo esperienze negli Stati Uniti e in Spagna, lavora anche come account manager in una grande azienda di consulenze alle imprese. Un bagaglio che Maha considera di “successo” ma anche “non privo di frustrazioni”, che è servito come punto di partenza per l’idea che ha portato a ‘Incrocio’. “La mia storia di donna nera africana e anche cittadina italiana mi ha aiutato nel fare un’analisi sulla situazione attuale e nel comprendere meglio dove siamo ora noi afrodiscendenti” dice. A guidarla in questa riesamina, la consapevolezza che “sta in primo luogo a noi, che siamo i soggetti principali di questa storia, fare qualcosa per ribaltare la retorica peggiorativa e negativa che domina in fatto di immigrazione”. Secondo Maha, “gli aspetti critici e complessi vendono di piu'”. La youtuber spiega: “Sono convinta che se facessi un filmato in cui parlo di razzismo otterrei con facilità due milioni di visualizzazioni, mentre i video in cui racconto storie positive e di riscatto ne ottengono magari 2.000”. È solo questione di pazienza, però, e, soprattutto “di un lungo lavoro fatto di contenuti mirati” prima che questa narrativa cambi. Le persone con le quali farlo, secondo Maha, sono “veramente tante” al punto che lei stessa dice di essere “la prima a stupirsi di quante persone afrodiscendenti di talento ci sono in questo Paese”. Il grosso del lavoro, secondo la youtuber, è costituito dal “tirarli fuori dal loro nascondiglio”. Un’opera complessa ma che promette di dare risultati, con lo sguardo rivolto anche verso l’Africa. “Il benessere di un singolo che raggiunge il successo è poco se non si tramuta nel benessere di tutta la comunità” sottolinea Maha. Convinta che in quest’ottica è utile “restituire un giorno il bagaglio di consapevolezze e successi acquisiti all’Africa, in un rapporto veramente win-win, per noi e per le nostre società di provenienza”. (fonte: DiRE agenzia di stampa nazionale – Redazione)