Il Tavolo asilo e immigrazione presenta ai partiti le proprie richieste in vista delle urne. Dal rinnovo dei permessi, alla creazione di canali di ingresso legali, dagli accordi con la Libia alla cittadinanza. “Sono misure urgenti e necessarie” L’immigrazione come tema politico è entrato di prepotenza all’inizio di questa strana campagna elettorale
estiva in vista delle politiche del 25 settembre. Dopodiché è sparito, per poi riapparire periodicamente ma solo come spauracchio da agitare durante i comizi delle destre. I programmi elettorali dei partiti e delle coalizioni ne parlano in maniera generica, spesso senza proporre azioni concrete per gestire il fenomeno. Anche per questo il Tavolo asilo e immigrazione ha presentato ai partiti impegnati nella campagna elettorale le proprie richieste in vista delle urne. “Le politiche sull’immigrazione e il diritto d’asilo – afferma la coalizione nazionale di associazioni del Terzo Settore di cui fanno parte, tra gli altri, anche Cgil, Uil, Emergency, Msf, Oxfam e Refugees Welcome Italia – sono state, almeno negli ultimi venti anni, frutto di numerosi interventi, volti quasi tutti a ridurre lo spazio dei diritti delle persone di origine straniera. Questa tendenza, con poche eccezioni, ha accentuato la condizione di precarietà degli stranieri e la loro ricattabilità, fino a determinare pesanti forme di discriminazione”. Dal 2011 ad oggi il discorso pubblico sull’immigrazione si è infatti sempre più polarizzato, sviluppandosi principalmente intorno al binomio “migrazione-sicurezza” e adottando un approccio emergenziale anziché strutturale, progressivamente concentrato sull’accesso al diritto d’asilo e sull’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati. Per Tavolo asilo, questa “rappresentazione distorta del mondo dell’immigrazione” impedisce ancora oggi di affrontare le questioni che riguardano l’ingresso e il soggiorno delle persone di origine straniera “con misure efficaci e realmente rispettose della loro dignità”. La rete di associazioni ha quindi inviato a tutti i partiti e ai loro candidati per le elezioni del 25 settembre un documento che propone misure urgenti e necessarie da attuare nella prossima legislatura. Il testo si compone di sette temi principali, che cercano di affrontare il fenomeno in maniera strutturale e senza quell’approccio securitario che finora a ha causato solo danno. Si va da un nuovo rapporto tra persone straniere e Pubblica amministrazione in materia di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, alla creazione di canali d’ingresso legali per una presenza regolare sul territorio; dalle questioni della cittadinanza e del diritto di voto, alle procedure di accesso alla protezione internazionale e alla gestione delle frontiere esterne e interne all’Ue, abolendo il memorandum Italia-Libia. Ma nel “programma” del Tavolo asilo c’è anche spazio per una riforma complessiva del sistema di accoglienza e dei sistemi di detenzione amministrativa e di espulsione, oltre alla riorganizzazione dell’Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali. “È necessario procedere a una riforma dell’Unar – si legge -, introducendo finalmente il principio di autonomia previsto dalla Direttiva Europea come per tutti gli altri uffici di garanzia previsti dalla legge”. FONTE: https://www.collettiva.it/copertine/italia/2022/09/20/news/migranti_il_prossimo_governo_cambi_passo_-2357981/