BERLINO - Il Comitato di Sezione ANPI Berlino Brandeburgo ha scritto in queste ore ad amici e simpatizzanti dell’Associazione per mobilitarsi domenica prossima, 5 marzo, per protestare contro la posizione assunta dal governo italiano dopo l’ennesima,
brutale strage di migranti avvenuta di fronte alle coste italiane. La mobilitazione, che si svolgerà davanti all’Ambasciata d’Italia in Germania, è stata chiamata dall’Ong italiana Mediterranea Saving Humans. “Facciamo sentire forte lo sdegno, il dolore, la protesta per questo ennesimo crimine di fronte al quale il popolo italiano ed europeo dovrebbe provare solo vergogna respingendo con tutta la forza necessaria l'arroganza e il cinismo esibiti dal Governo italiano – si legge nella nota dell’ANPI -. Raccogliamo l'appello di Mediterranea riflettendo sulle parole di Don Ciotti, presidente di Libera: “Non sono più migrazioni ma deportazioni indotte””. Queste le parole di Don Ciotti: “La tragedia avvenuta al largo delle coste calabresi ci dice che quella barca che dovrebbe farci sentire con-sorti, accomunati da una simile sorte, resta per ora una speranza: il mondo continua a essere diviso in transatlantici e zattere, benestanti e disperati, stanziali e migranti per forza. Bisognerebbe smetterla di chiamarle migrazioni: sono deportazioni indotte. Nessuno lascia di sua spontanea volontà gli affetti, la casa, affrontando viaggi rischiosi in mano a organizzazioni criminali e in balia degli eventi atmosferici. Lo fa solo perché costretto da un sistema economico intrinsecamente violento, sistema che colonizza e sfrutta. Lo fa perché l'Occidente globalizzato, in nome dell'idolo profitto, gli fa terra bruciata attorno offrendogli in alternativa sfruttamento se non schiavitù - sottolinea don Ciotti -. Ed ecco la silenziosa carneficina che si sta consumando da almeno trent'anni sotto gli occhi di un ricco Occidente che finge di non vedere”. (02/03/2023 15 aise)