viene confermato che i datori di lavoro potranno essere anche cittadini extracomunitari purché lungo-soggiornanti e che simmetricamente potranno essere messi in regola anche lavoratori italiani. Non si tratta però di una regolarizzazione generalizzata dei clandestini, perché come ribadisce il ministro Sacconi (il cui lavoro di mediazione portato avanti in questi giorni è stato riconosciuto anche dal collega del Viminale) in Italia sarebbe una strada semplicemente impossibile da percorrere: "Il nostro mercato del lavoro non sarebbe in grado - spiega infatti - di recepire altri flussi di lavoratori immigrati in questo momento". La nuova normativa è destinata comunque a entrare in vigore velocemente, prima della pausa estiva: sarà infatti inserita via emendamento nel decreto fiscale. Ecco le misure principali della regolarizzazione 'selettiva'.
FORFAIT UNICO - Sarà il primo adempimento. E sarà uguale per tutti, che si vogliano regolarizzare stranieri o italiani: il contributo forfetario è di 500 euro ed è necessario il suo pagamento per poter dare il via alle pratiche. CHI POTRA' METTERE IN REGOLA - La denuncia per aprire la pratica di regolarizzazione la potranno fare cittadini italiani, europei o anche extracomunitari se in possesso della carta di soggiorno che si ottiene dopo almeno cinque anni di permanenza in Italia.
CHI POTRA' ESSERE REGOLARIZZATO - Colf e badanti straniere ma anche italiane. Ogni famiglia potrà chiedere di mettere in regola una colf e due badanti.
 PER BADANTI OCCORRE CERTIFICAZIONE AD HOC - Se si chiede la regolarizzazione di una badante occorre fornire la documentazione che prova la patologia o l'handicap. Altrimenti niente contratto.
A LAVORO ALMENO DA APRILE 2009 - Il datore di lavoro dovrà assicurare di aver avviato un rapporto di lavoro almeno tre mesi prima del 30 giugno 2009 e dovrà assicurare che il rapporto è ancora in corso al momento della domanda.
UN MESE DI TEMPO PER LE DOMANDE - Le denunce andranno fatte dal primo al trenta settembre.
DOMANDE PER EXTRA UE VIA INTERNET - Le denunce per i lavoratori italiani andranno presentate all'Inps tramite moduli ad hoc. Quelle per i cittadini extracomunitari attraverso il web allo sportello unico per l'immigrazione.
STOP ESPULSIONE MENTRE C'E' REGOLARIZZAZIONE - Lo straniero non può essere espulso mentre la procedura di regolarizzazione é in corso. Nella 'moratoria' , secondo l'ultima versione del testo, rientrerebbero anche le norme relative all'ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale e quelle relative all'impiego di lavoratori sul fronte finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale. Le disposizioni non si applicherebbero però, tra l'altro, a quei lavoratori extracomunitari che risultino condannati anche con sentenza non definitiva per uno dei reati previsti dagli articoli 380 (arresto obbligatorio in flagranza) e 381 (arresto facoltativo in flagranza) del codice di procedura penale. (di Chiara Scalise – ANSA)