Il Governo contrario alla norma sull’emersione del lavoro nero già approvata dalla Commissione 14^. Retromarcia del Senato che decide lo stralcio. Il capogruppo Pdl Gasparri annuncia la volontà del Governo di predisporre un disegno di legge più ampio sull’argomento; l’Assemblea di Palazzo Madama sconfessa la decisione della Commissione ed approva lo stralcio della norma sul recepimento della direttiva 2009/52/CE.

Polemiche dall’opposizione. L'Aula del Senato ha deciso lo stralcio dell'articolo 48 del disegno di legge comunitaria che prevedeva la delega al Governo per l'attuazione della direttiva europea sul contrasto del lavoro nero degli immigrati extracomunitari irregolari. La delega prevedeva, in particolare, che nel decreto legislativo il Governo intervenisse attraverso norme che avrebbero previsto un permesso di soggiorno temporaneo per i lavoratori extracomunitari che avessero denunciato alle autorità competenti la loro posizione irregolare e la non applicazione delle sanzioni per i datori di lavoro che, autodenunciandosi, avessero regolarizzato i dipendenti stranieri irregolari. La richiesta di stralcio era stata avanzata dal presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia, dopo che il relatore Giacomo Santini aveva chiesto a nome della maggioranza il voto contrario dell’articolo. L’articolo, che era passato in Commissione con un blitz dei senatori di minoranza del Partito Democratico, ha suscitato numerose reazioni dopo la relazione di presentazione della legge. Per questo, il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri, ha dichiarato che il voto contrario a quanto espresso in Commissione è frutto “delle riflessioni emerse dal dibattito sul lavoro nero degli immigrati e degli italiani all'indomani dei disordini di Rosarno”. Gasparri ha annunciato che il Governo sta predisponendo “un progetto più ampio ed articolato per il quale l'approvazione dell'articolo 48 sarebbe un'anticipazione affrettata di un'azione più generale e più efficace sul tema drammatico dello sfruttamento del lavoro che coinvolge purtroppo anche molti cittadini italiani”. Un’analisi che ha trovato consensi anche tra l’opposizione nelle file dell’Udc, dalla quale è partita la richiesta di stralcio per un’analisi più approfondita. Polemici invece i senatori del Partito Democratico. Per Francesca Maria Marinaro, “la bocciatura di questo articolo, che costituisce il primo passo per l'adeguamento della normativa italiana a quella europea in materia di lotta al lavoro illegale e irregolare, appare davvero paradossale, anche alla luce dei proclami del Governo sull'urgenza di una politica europea in materia e in considerazione del fatto che la stessa direttiva è stata sollecitata da europarlamentari della maggioranza”. (Al. Col.)