Il 9 febbraio la Camera ha approvato con 468 voti favorevoli il disegno di legge che modifica gli articoli 9 e 41 della nostra Carta costituzionale in favore della tutela ambientale, anche nell’iniziativa economica pubblica e privata.

L’ITER DELLA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE

Nel 2018, l’iniziativa parlamentare è partita alla Camera dai deputati Del Barba (IV), Ascani (PD), Fiorini (LEGA), Pella (FI). Al Senato la prima firmataria è stata la Senatrice Loredana De Petris (Misto, Liberi e Uguali), mentre le cofirmatarie sono state le Senatrici Cirinnà (PD), Giammanco (FI-BP) e Nugnes (Misto, Liberi e Uguali). La volontà di procedere verso l’introduzione del tema ambientale in Costituzione è stata espressa da esponenti di partiti diversi. Il testo, redatto e discusso in Commissione Affari Costituzionali e Commissione Territorio, ambiente, beni culturali, ha ottenuto il via libera da entrambe le camere del Parlamento in fase di prima deliberazione. A novembre, in fase di seconda deliberazione, ha raggiunto la maggioranza dei due terzi al Senato. La legge di revisione costituzionale entrerà subito in vigore. Non sarà oggetto di referendum popolare confermativo, poiché ha raggiunto il consenso dei due terzi dei componenti del Parlamento alla seconda votazione.

LE MODIFICHE

L’articolo 9 adesso stabilisce che: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. La modifica entra in perfetta sintonia con l’articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che punta i riflettori sul dovere di garantire un livello elevato di tutela dell’ambiente e sull’importanza del principio di sviluppo sostenibile. Il riferimento alle future generazioni rimanda al senso di responsabilità assunto dalla classe politica, di fronte alla sempre più grave crisi climatica che affligge non solo l’Italia, ma il mondo intero. Inoltre, sottolinea il dovere morale di ciascun cittadino di contribuire con impegno al rispetto della nostra casa comune e dei suoi abitanti. Di fatto, è stata promossa ufficialmente la solidarietà tra le generazioni, principio trascurato fino ad oggi. Il nuovo articolo 41 dispone che: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”. Quest’ultimo si adegua a quanto stabilito dall’articolo 3 del TUE (Trattato sull’Unione Europea) in merito a un’economia sociale di mercato che miri a un elevato livello di tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente. Garantire costituzionalmente quanto riportato permette di cominciare a pensare a un futuro migliore, partendo però dal presente.

I DIVERSI PUNTI DI VISTA

Il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani ha parlato di «giornata epocale», alla quale si è arrivati però dopo circa 40 anni di discussioni in merito. Senza dubbio si tratta di un traguardo voluto e raggiunto dal Parlamento anche a seguito delle manifestazioni promosse in tutto il Paese da migliaia di studenti per rivendicare il diritto a vivere in un mondo più pulito. Le richieste dal basso e le ondate di mobilitazione hanno riportato al centro un tema che era rimasto “di nicchia”, rivendicato da pochi. Il futuro del pianeta è entrato prepotentemente nell’agenda politica. I fronti su cui si dovrebbe intervenire sono tanti, a partire dalla città di Taranto, ormai diventata un simbolo di scelta forzata tra diritto al lavoro e diritto alla salute. Ciò che Greta Thunberg ha definito come solo un “bla bla bla” è stato finalmente “messo su carta” anche in Italia. L’auspicio è che si vada oltre la solita retorica, verso la diffusione di una vera “coscienza verde”. Margherita Mantione(foto in alto)

FONTE: VOCI DI CITTA’ 10 febbraio 2022 Margherita Mantione