Ci aspettavamo un de già vu dell’ex cavaliere, tornato a nuova vita con sentimenti bellicosi del tutto simili a quelli che eravamo abituati a vedere e che adesso ci riporta pensando di potere ancora una volta turlupinare i pensionati ed i ceti più deboli, recitando una farsa già altre volte recitata che ora in tempi moderni,

non può che fare il paio con la farsa del matrimonio finto messo in scena forse per non ricadere nella condizione di pagare un ulteriore alimento. Come se il tempo si fosse fermato ad almeno 20 anni fa, di nuovo oggi sentiamo le stette promesse del primo Berlusconi. Allora si parlava in lire oggi in euro, per cui la promessa i allora di elevare le pensioni minime a lire un milione, oggi cambia moneta e si trasforma nella promessa di elevarla ad € 1.000,00. Questa volta però, nella mira dell’ex senatore entrano anche i giovani, le nonne, le mamme, gli uni promette € 1.000,00 al giorno nella fase dell’apprendistato, alle altre la stessa somma perché hanno sempre lavorato in casa. Soldi per tutti, anche per i ricchi e per i capitalisti ai quali ripromette la flat tax (visto che amiamo gli inglesismi) o tassa piatta (per chi ama l’italiano), che elimina la progressività delle aliquote e mette gli amici di Berlusconi nelle condizioni pagare la stessa aliquota del metalmeccanico, del rider, del lavoratore insomma. Sulla stessa linea si ritrova la lega di Salvini che promette anche l’abbattimento del cuneo fiscale. Tornando al milione, se venti anni fa promise quattro milioni di posti di lavoro, oggi si limita a promettere un milione di nuovi alberi. Siamo solo agli inizi di una campagna che si preannuncia infuocata, data anche la ristrettezza di tempi disponibili e la mancanza di una riforma elettorale degna di tale nome. Non ci resta che aspettare il colpo di coda, la sorpresa finale. Vi ricordate quando negli ultimi giorni di una campagna elettorale di altri tempi l’allora cavaliere promise la cancellazione dell’ICI, dell’IMU, la riforma della giustizia giù giù fino ad arrivare al ponte sullo stretto, al potenziamento delle infrastrutture per poi concludere che avrebbe fatto di tutto per evitare che l’Italia cadesse in mano ai comunisti? Dimenticava che il partito comunista non esisteva più da tempo e che ne era nato non aveva ed a maggior ragione oggi, davvero nulla a che vedere con quello sciolto da Occhetto. Oggi siamo solo agli inizi, non è detto che col tempo non arrivi la sorpresa finale partorita dalle fantasie dell’ex cavaliere, che al momento è preso dal suo chiodo fisso: vendicarsi da quanti lo hanno estromesso dal senato in applicazione alla legge Severino e rientrando da vincitore nella stessa camera alta, magare con l’obiettivo di diventarne presidenza, magari per rifarsi dal fatto che ha dovuto rinunciare alla presidenza della repubblica, facendo il gran rifiuto. Ripeto, siamo solo agli inizi di una campagna elettorale che ci riserva ancora molte sorprese. Sentiremo parlare di abbattimento delle tasse nel tentativo di imbrogliare i pensionati e i disoccupati, sentiremo di parlare di riforma della giustizia da quelle stesse forze che in parlamento hanno votato la riforma Cartabia ma che temono ancora la legge Severino, sentiremo di promettere mari e monti agli italiani all’estero. Berlusconi ci ha già pensato, promettendo il ministero dedicato a loro. Dimentica che in passato l’abbiamo avuto, ma senza risultati. Come ci ricorda giustamente Silvana Mangione, il ministero degli italiani nel mondo, non è mai esistito. Abbiamo avuto la ministra per gli italiani all’estero e l’immigrazione Margherita Boniver, un ministro Berlinguer per gli italiani all’estero ed il ministro Mirko Tremaglia, ma tutti senza portafoglio e quindi impossibilitati a portare avanti seri provvedimenti. Tremaglia addirittura era convito di fare il pieno con i suoi circoli tricolori, ma portò in parlamento solo Giuseppe Angeli dall’Argentina. Oggi, dopo l’esperienza a dir poco negativa di Merlo e quella più recente di Della Vedova, Berlusconi cerca il voto estero, promettendo un ministro ad hoc. Cosa ci riserva ancora questa campagna elettorale? Vedremo, con vinti che ne vedremo delle belle e che il bersaglio di tutto questo immondo teatrino sarà un popolo già confuso, che alla fine dovrà decidere, speriamo bene nel proprio interesse. Salvatore Augello 01 agosto 2022