I NOSTRI CAVALLI DI BATTAGLIA
Sostenere famiglie e imprese contro il caro energia
● Tetto al prezzo delle bollette Bollette bloccate per un anno, per imprese e famiglie
● Contratto luce sociale: metà dei consumi elettrici a costo zero. Nuovo contratto,
totalmente da fonti rinnovabili, diretto a microimprese e famiglie con redditi medi e bassi. La fornitura sarà gratuita fino a un massimo 1.350 KWh/anno per famiglia (50% del consumo medio), con prezzi ridotti sulla parte eccedente..
● Raddoppio del credito di imposta per le imprese. Raddoppio del credito d’imposta, per compensare gli extra-costi di gas ed elettricità delle imprese, retroattivo da giugno 2022: dal 25% al 50% per le imprese energivore e gasivore; dal 15% al 30% per tutte le altre imprese.
● Piano nazionale di risparmio energetico e per le rinnovabili. Incentivi alle imprese che investono in efficienza energetica e ulteriore semplificazione delle procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
● Tetto europeo al prezzo del gas Introduzione da parte dell’Unione europea di un tetto al prezzo del gas.
La scuola prima di tutto
La scuola è il più grande strumento per ridurre le disuguaglianze e rilanciare l’ascensore sociale. Se la scuola non ce la fa, non ce la fa la democrazia.
● Vogliamo investire su una scuola inclusiva e sul diritto allo studio:
‣ Libri di testo e trasporti gratuiti per le famiglie con redditi medi e bassi
‣ Accesso universale e gratuito alle mense scolastiche.
Fondo nazionale per viaggi-studio, gite scolastiche, tempo libero nel doposcuola, attrezzature sportive e strumenti musicali.
‣ Rete scolastica come presidio di comunità nelle periferie e nelle aree interne, anche per combattere la dispersione scolastica.
● Vogliamo valorizzare insegnanti e personale della scuola
‣ Allineare gli stipendi degli insegnanti alla media europea.
‣ Un nuovo contratto che definisca orario di lavoro, incarichi, sviluppo di carriera e formazione continua.
Mai più finti stage
● Gli stage devono essere un momento di formazione, non lavoro mascherato e sottopagato.
● Vogliamo abolire gli stage extracurriculari, che in questa forma esistono solo in Italia. Non è accettabile proporre stage a ragazzi di 30 anni o a chi lavora già da anni.
● Il lavoro - fin dal primo lavoro - deve avere sempre tutele e retribuzioni eque: per questo vogliamo investire sul contratto di apprendistato, che coniuga flessibilità e garanzie. Un mese di stipendio in più
● Se aumenta il costo della vita devono aumentare gli stipendi.
● L’inflazione a luglio ha toccato il 9,1%. Questo significa che il costo della vita “mangerà” quasi un mese di stipendio alle persone. Un dramma, soprattutto per le famiglie più povere.
● Ecco perché bisogna intervenire subito: restituire agli italiani quel mese di stipendio perso.
● Come? Tagliando i contributi fino a 1.000€, per aumentare le buste paga e aiutare le imprese ad assumere.
● Il taglio dei contributi beneficia anche i lavoratori a basso reddito, che già pagano molto poco di Irpef. Sport e cultura del movimento
● Lo sport è un diritto: questo principio deve essere riconosciuto in Costituzione
● Occorre riconoscere nuove garanzie e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori sportivi
● Lo sport è salute: l'attività motoria deve essere concepita come un farmaco prescrivibile dal medico di base e detraibile fiscalmente
● Tutti i quartieri delle città devono avere campi polifunzionali, dove fare attività sportiva. Questo requisito deve essere inserito per legge in tutte le lottizzazioni future e in tutti gli interventi di riqualificazione urbana.
COME RISPONDERE AGLI AVVERSARI
Flat tax
● La flat tax è incostituzionale: è contraria al principio della progressività e dell’equità fiscale
● La flat tax costa tantissimo: circa 80 miliardi; costringerebbe a tagliare i servizi pubblici essenziali, a partire da sanità, scuola, welfare e sicurezza ● La flat tax avvantaggia solo i ricchi: taglia le tasse solo ai ricchi, che potranno comunque permettersi di ricorrere a servizi sanitari privati Governo di destra dal 2008 al 2011
● L'ultima volta che la destra ha governato da sola (non in governi tecnici), potendo attuare pienamente il proprio programma, l'Italia è stata a un passo dal default.
● Il ministro dell'Economia era Giulio Tremonti, candidato oggi con Fratelli d'Italia.
Giorgia Meloni era Ministra per le Politiche giovanili.
Silvio Berlusconi era il Presidente del Consiglio.
● Risultato: la disoccupazione è passata dal 6,8% al 9,5%; la disoccupazione giovanile dal 21,4% al 31,6%