E’ il momento che le istituzioni, l’associazionismo, le forze sociali, tutti i siciliani scendano in campo contro una misura che relegherà la Sicilia ai margini del Paese e dell’Europa, precludendone ogni possibilità di sviluppo. La battaglia contro l’autonomia differenziata ci deve vedere compatti.
Devono essere chiare a tutti le conseguenze di un provvedimento che spaccherà il Paese facendo pagare alle cittadine e ai cittadini meridionali prezzi altissimi. Mai come oggi è fondamentale esprimere un forte dissenso. Bisogna pretendere misure per lo sviluppo e l’occupazione, bisogna pretendere stessi servizi, stesse opportunità, stessi diritti di chi vive nelle regioni più ricche del Paese, che pensano di potere superare i loro problemi a discapito del Mezzogiorno. Bisogna dire forte no all’autonomia differenziata. Non ci stiamo a vedere la nostra regione precipitare nella povertà. Non sono queste le indicazioni dell’Europa, non è di questo che parla la nostra Costituzione. Non è questo che meritano la Sicilia e i siciliani. E neanche il Paese , che rischia di arretrare ancora di più. E’ una battaglia importante. Bisogna potere dire “io c’ero” in questo momento cruciale per la nostra regione e per il nostro Paese. E’ una battaglia che va combattuta senza esitazioni, senza sottovalutazioni, col massimo della partecipaziome. Facciamo appello dunque alla mobilitazione, a un’iniziativa di ampio respiro affinché sia chiaro al governo che c’è un’ampia fetta del territorio nazionale e milioni di cittadini che non ci stanno, che dicono no. Tutti in piazza il 15 aprile contro una misura ingiusta che se applicata avrà conseguenze devastanti per la Sicilia e per il futuro di tutti noi,
Cgil, Uil, Legacoop, Arci, Arci Ali, Autonomie Locali, Uisp