Poco fa la Segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha annunciato la nuova segreteria, l’organismo esecutivo che la aiuterà a costruire, a partire dalle prossime settimane, un’azione sempre più incisiva di opposizione e di proposta per contrastare l’azione (o l’inazione) del Governo di Giorgia Meloni.
Questo è lo spirito che si coglieva nelle parole con le quali la Segretaria ha illustrato la squadra: su ogni tema il Pd non si limiterà a fare un’opposizione intransigente ma avanzerà idee e progetti alternativi, in Parlamento e nel rapporto concreto con la società. Sono stata chiamata a far parte di questo organismo per occuparmi di una materia cruciale per la vita di tutti e di tutte, il diritto alla salute e la sanità. Ringrazio Elly per la fiducia, cui cercherò di corrispondere in ogni modo. Sono consapevole della sfida. Sarà uno dei terreni di maggiore scontro con la destra che in questo momento è al governo del Paese. Avendo dovuto affrontare l’emergenza drammatica del Covid19, grazie al lavoro prezioso degli ultimi due Governi nella precedente legislatura la Sanità pubblica era tornata al centro dell’agenda politica nazionale: dopo anni di finanziamenti insufficienti e di blocchi nelle assunzioni eravamo riusciti ad invertire la rotta e ad aumentare le risorse – finanziarie, materiali e umane – per irrobustire il Sistema Sanitario Nazionale , mettere più attenzione ai servizi nel territorio e cominciare a ridurre i divari tra le diverse aree del Paese in materia di tutela della salute. Questo cambio di passo era anche alla base dei progetti inseriti nel PNRR, sulla cui attuazione in questo momento è legittimo avere più di una preoccupazione. D’altro canto, l’aumento delle diseguaglianze imponeva e impone una specialissima attenzione al tema della salute, essendo ormai più che dimostrata la stretta correlazione tra povertà e malattie, come ci ricordano i centri di ricerca più autorevoli e le tante associazioni impegnate ogni giorno a difesa dei diritti dei cittadini e delle cittadine. Con la vittoria della destra l’agenda è cambiata: non solo nell’ultima legge di Bilancio non si mette mano ad adeguare i finanziamenti per il SSN di fronte all’aumento dell’inflazione, producendo così di fatto un taglio. Ma si fanno strada proposte, come quelle del Ministro Calderoli sull’autonomia differenziata, che se attuate – come ha messo molto bene in evidenza la Fondazione GIMBE – non farebbero altro che provocare la frantumazione e dissoluzione del Sistema Sanitario Nazionale e l’aumento delle distanze tra Regioni meglio attrezzate e Regioni svantaggiate con inevitabili conseguenze sulle possibilità di curarsi per i cittadini. Per non parlare della Delega fiscale che ipotizza di eliminare l’IRAP, che oggi serve a finanziare i Sistemi Sanitari delle Regioni. Insomma il lavoro non mancherà, ma il Pd ha tante risorse per poterlo affrontare. Mi confronterò con tutti a partire da Roberto Speranza e Beatrice Lorenzin che hanno avuto la responsabilità di guidare il Ministero della Salute in anni recenti, con i gruppi parlamentari delle Commissioni competenti, con gli assessori e i consiglieri regionali, con i sindacati e le organizzazioni delle professioni sanitarie, con il Terzo Settore, l’associazionismo e le organizzazioni della società civile. Come la Segretaria spesso ci esorta a fare, dobbiamo mettere al centro le persone, i loro bisogni di cura, i loro diritti. Con la bussola della Costituzione in mano e quell’articolo 32 che ci ricorda che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Buon lavoro alla nuova Segreteria, e anche tanti auguri di Buona Pasqua a tutti e a tutte.